Smantellamento Coni-Cosa sarà dello sport in Italia??

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icon10  view post Posted on 5/10/2011, 10:09
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Riporto il commento apparso stamani sul sito della Folgore.

www.folgoresanminiato.it/

Mercoledì 05 Ottobre 2011 09:19

Il “Commento del Martedì” a cura di Maltinti Mario.

La notizia che ritengo più importante da essere commentata non è relativa alla pallavolo ma allo sport più in generale, ossia a tutto quello che accadrà al Coni nel prossimo futuro. Era nell’aria già da tempo ma ora è quasi ufficiale, ci sarà un grande ridimensionamento.

Prima di tutto che cosa significa Coni, al di là della spiegazione lessicale di Comitato Olimpico Nazionale Italiano, questa istituzione vecchia ed ormai superata è nata per dirigere e per organizzare gli sport olimpici in vista, volta volta delle Olimpiadi.

Ma quale sono le mansioni a livello territoriali?

Questo è quanto appare scritto nello statuto, a titolo: Coordinamento con i Comuni e consulenza sugli impianti.

I compiti principali dei Comitati Regionali e Provinciali sono principalmente la funzione di collegamento con le strutture locali delle federazioni sportive Nazionali, delle associate, degli Enti di Promozione Sportiva e delle Associazioni Benemerite, tutti organismi questi che fanno parte dell’organizzazione sportiva e che quindi sovrintendono e organizzano le attività.

Quindi le strutture territoriali tengono i rapporti con le amministrazioni locali fungendo da stimolo allo sviluppo dell’impiantistica sportiva anche assolvendo ad un ruolo di consulenza tecnica sulla materia. In collaborazione poi con i vari uffici scolastici il Coni regionale-provinciale organizza le varie fasi dei Campionati Studenteschi e coordina ed aiuta progetti di promozione sportiva diretti al mondo scolastico come i Giochi della Gioventù e Giocosport.

E’ infine emanazione diretta del Comitato Regionale la Scuola regionale dello Sport che in collaborazione con la Scuola Nazionale, ha il preciso compito della formazione , questa attività è svolta su tutto il territorio regionale, a servizio dei Comitati Provinciali, con i propri docenti, predisponendo percorsi di studio per ogni ambito e per ciascuna figura tra quelle che ruotano intorno al mondo dello sport (atleti, tecnici, dirigenti sportivi, genitori) nel tentativo di migliorare costantemente la preparazione tecnica, umana, e professionale di tutte le varie componenti.

Ecco questi sarebbero i compiti dei Comitati diciamo periferici del Coni, da statuto e quindi in via ufficiale, di certo non sta a me mettersi ora a vagliare o spulciare quanti di questi compiti vengono assolti, in che forma e con quale spessore vengono studiati prima e fatti poi gli interventi sopracitati a favore delle Società Sportive.

Ognuno di voi è senz’altro in grado di essere a conoscenza di quanto e come lavori il Coni per lo sport nell’attualità e poi non ciò non centra il punto della situazione in quanto esso è il volervi mettere sul…piatto la soluzione che il Coni Nazionale vuol togliere i rami-secchi, ossia tutti i Comitati Provinciali. -Saranno trenta milioni risparmiati a stagione- Ha detto il Presidente Petrucci!

Tutti i Comitati periferici quindi saranno chiusi, gli impiegati in pianta stabile licenziati, le varie Sedi revocheranno gli affitti e quindi il tenue filo che reggeva i rapporti Coni-Società si staccherà e tutto sarà guidato dal Coni Regionale, dove confluiranno anche i vari Presidenti Provinciali, per loro la poltrona sarà salva!

Qualcuno di loro ha rilasciato dichiarazioni non favorevoli tipo….salteranno i Giochi della Gioventù oppure…finiranno i progetti delle scuole per l’attività ludica e motoria ed altro ancora!

Ma intanto stanno già facendo le valige per trasferirsi in Regione alla faccia di chi e cosa rimane in Provincia.

Petrucci, il Gran Capo ha quindi ammesso che la manovra è stata indirizzata in maniera giusta, tutti i Partiti si sono detti favorevoli (ci mancherebbe, per quanto frega loro dello sport!) ed ha aggiunto che se questi “tagli” non bastassero studieranno altre forme per il prossimo futuro.

Quindi niente piano di studio sognato e sperato da tante Federazioni lungimiranti, niente riforme sullo sport nelle e per le scuole, niente ridisegnamento della politica di ricerca dei giovani per portarli allo sport e di propaganda dello sport fra gli stessi, lo sport futuro in Italia viene tagliato e quindi non avrà futuro.

Ed io che mi sono sempre lamentato dicendo che l’Italia era in Europa uno dei tre paesi, insieme alla Bulgaria ed alla Romania, a non avere un vero e proprio Ministero.dello Sport!

Un amico di Roma che lavora al Coni e che io considero una persona degna e corretta, parlando di questo “cataclisma” mi ha detto: - Mario, saluta ora anche le medagline color d’oro ed le vecchie pergamene-

E pensare che quelle consegne erano gli unici momenti di rapporto con il Coni!

Buona pallavolo a tutti, ragazzi!




www.repubblica.it

La crisi
Manovra anche per il Coni
Petrucci gioca d'anticipo


Il comitato olimpico decide di intervenire per snellire la propria struttura, ipotizzando verosimili tagli dei contributi elargiti dal governo allo sport italiano. Soddisfatto Petrucci: "In questo momento di crisi, non potevamo andare dal Governo e dire che lo sport non si tocca"

Manovra anche per il Coni Petrucci gioca d'anticipo

Gianni Petrucci
ROMA - Il Coni si rende protagonista di un'encomiabile presa di responsabilità, per giunta nell'anno che porterà ai Giochi Olimpici di Londra, e sceglie di tagliare le spese prima che gli venga imposto dal Governo. Il Comitato Olimpico attua una sorta di manovra interna, approvata nella giunta di giovedì mattina nell'ambito di un documento programmatico che diminuirà le spese salvaguardando il prestigio e i risultati del nostro sport. Il Coni taglia le sue province (i comitati provinciali confluiranno all'interno di quelli regionali) mentre i revisori dei conti passano da 5 a 3. Diminuiscono i consiglieri federali, in proporzione alla struttura della federazione, e vengono adottate le quote rosa: questa è la ricetta anticrisi di Gianni Petrucci.

PETRUCCI: "MISURA PESANTE MA NECESSARIA" - Il perché di questa 'manovrinà lo spiega Gianni Petrucci, n.1 dello sport italiano: "Lo so che stiamo toccando la storia, come so che i Comitati Provinciali non sono contenti ma non potevamo andare dal Governo, che ci ha sempre dato serenità nel lavoro, e dirgli il Coni non si tocca, deve rimanere così - spiega Petrucci - paghiamo tutti le tasse e siamo tutti padri di famiglia, cittadini. Abbiamo ritenuto logico tagliare così. E' chiaro che per noi questa è una misura pesante, però, non c'è nessuno che non sia favorevole. Dobbiamo renderci conto che dobbiamo rendere snella tutta la struttura, risparmiare. L'immagine che
si dà è la dimostrazione che abbiamo indirizzato nel verso logico e giusto la nostra proposta".

"NON POTEVAMO VOLTARCI DALL'ALTRA PARTE" - Intanto proseguono gli incontri tra il Coni e i rappresentanti del Governo, per conoscere l'effettiva entità dei tagli cui sarà soggetta la complessa macchina dello sport di casa nostra: "Mi auguro che si concludano qui i nostri provvedimenti ma non è escluso che dovremmo prendere degli altri nel caso in cui i tagli dovessero essere superiori alle nostre previsioni - ha concluso Petrucci -. Le cifre fatte sono tutte buttate li, non si può inventare. Noi ci stiamo regolando in proporzione a quello che tagliano ai ministeri, per questo i giornali scrivono tra i 50 e i 100, ma non abbiamo elementi certi visto che ogni settimana si fanno decreti diversi. Mi piange il cuore e so benissimo che sta cambiando una storia ma di fronte alla realtà non possiamo girarci dall'altra parte. Non potevamo fare diversamente".
 
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