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Ecco com'è nato questo sport che amiamo così tantoBy elena serretti - Posted on 09 Marzo 2011Già nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati i predecessori della pallavolo. In Italia una specie di pallavolo era giocata nel Medioevo e le sue origini possono essere ricercate addirittura in antichi giochi greci e romani. In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato Faustball, uno sport simile ma ancora lontano da quello che poi divenne la moderna pallavolo.
L’invenzione della pallavolo in forma moderna risale però al 1896 e il merito va attribuito a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college dell'YMCA di Holyoke, nel Massachusetts (Usa).
Il 6 febbraio 1896 Morgan radunò alcuni insegnanti nel college di Springfield per la dimostrazione di un nuovo sport, da lui chiamato Minonette. Con l'aiuto di due squadre composte da 5 membri, tra cui il Sindaco e il comandante dei Vigili del fuoco di Holyoke, avvenne il battesimo di un nuovo gioco sportivo con caratteristiche profondamente diverse dagli altri sport in voga a quel tempo.
Una caratteristica peculiare era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive: la forza. La Minonette era quindi destinata ad atleti non più massicci e pesanti, bensì agili, con una buona elevazione, capaci di destreggiarsi nel gioco acrobatico.
Fu però Alfred T. Halstead a cambiare il nome di Minonette, un po' troppo femminile, in Volleyball (letteralmente palla sparata). Egli riuscì ad imporre questo sport nei college YMCA sparsi un po' in tutti gli Stati Uniti. Due anni dopo la pallavolo si praticava anche nella maggior parte dell'America del Sud (Brasile, Argentina, Uruguay).
L'arrivo della pallavolo in Europa si accompagna ai tragici eventi del primo conflitto mondiale: le prime reti per la pallavolo furono infatti quelle appese lungo le coste della Bretagna e della Normandia dai soldati americani sbarcati in Francia. Al termine della guerra la pallavolo cominciò a espandersi dalla Francia negli altri paesi europei.
Dopo una stasi dovuta alla seconda guerra mondiale, nel 1947 si riuniscono a Parigi i rappresentanti di quindici paesi per dare vita a una federazione internazionale ed uniformare le regole di questo sport.
In Italia la pallavolo nasce con la costituzione della Federazione nazionale (FIPAV) il 31 marzo 1947, che viene ufficialmente riconosciuta dal CONI nel 1955.
Negli anni 50-60 nascono le così dette "scuole": la scuola cecoslovacca è imperniata esclusivamente sulle "schiacciate" e sui "muri"; quella sovietica predica la conoscenza perfetta dei Fondamentali (palleggio, bagher, ecc), realizzando così un gioco più dinamico e variato dei cecoslovacchi. Per contro il Giappone continua a credere nel gioco veloce, realizzato in agilità, acrobazia, finte e ritmo; un gioco molto apprezzato dal pubblico, ma che frutterà poche vittorie.
La prima edizione della Coppa del Mondo si tiene nel 1949; dal 1952 questa manifestazione si svolge ogni quattro anni. La pallavolo è stata ammessa per la prima volta alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964; i campionati europei sono stati istituiti per gli uomini nel 1948 e per le donne nel 1949. Esiste inoltre la World League, nata nel 1990, una manifestazione internazionale per le rappresentative nazionali maschili che viene giocata dalle dieci squadre più forti al mondo. Per le donne esiste un torneo similare chiamato World Grand Prix, introdotto nel 1993, a cui possono partecipare solo le migliori otto formazioni del mondo.