Nazionale Femminile

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iago10
view post Posted on 27/8/2010, 11:48 by: iago10




Grand Prix, Italia sfortunata Azzurre battute al 5° set

Contro il Giappone la squadra di Barbolini migliora rispetto alla deludente prestazione di ieri, ma perde al quinto set dopo aver avuto un match-ball. Domani mattina c'è il Brasile
Ascolta Mail Stampa 0 commenti OKNotizie badzu Condividi su MySpace! Facebook BEILUN (Cina), 27 agosto 2010 - Ci voleva il riscatto, dopo la brutta prova contro gli Stati Uniti, e le azzurre ci hanno messo davvero il cuore per dimostrare che quella era stata solo una giornataccia. Ma a volte il coraggio non basta, ci vogliono anche un po’ di lucidità e un pizzico di fortuna. Sono mancate entrambe all’Italia nella partita contro il Giappone, terzo impegno nelle finali del Grand Prix. Così è arrivata un'amara sconfitta per 15-17 al quinto set, dopo aver avuto un match-ball sul 15-14, quando Antonella Del Core, la migliore delle azzurre, si è trovata una palla bassa da attaccare, ha potuto solo tentare il tocco esterno del muro giapponese, ma non ci è riuscita e la palla è andata fuori di pochissimo. Il muro del Giappone ha fatto il resto e ha stroncato l’ultimo attacco della Bosetti.


Jenny Barazza, 29 anni. Tarantini di nuovo in piedi — Resta l’amarezza, ma l’Italia ha almeno dato un segnale forte di ripresa. Certo, rimangono i punti oscuri, legati soprattutto alla condizione fisica generale, non al massimo, e a quella particolare di Francesca Piccinini, che ha giocato solo il primo set, per essere rimpiazzata prima dalla Barcellini, poi dalla Bosetti. Per lei, la settimana di stop a Bangkok per la febbre, è stata micidiale, non ha ancora le forze per reggere un incontro intero a questi livelli. Altro problema è stato l’alternanza del rendimento. Solo la Del Core ha avuto la giusta continuità, che si è espressa con 20 punti, di cui 5 a muro, e con una bella prova in difesa e in ricezione. Le altre hanno avuto momenti di grande pallavolo e altri di sbandamento. E questo è stato il motivo principale della mancata vittoria. Di fronte, infatti, c’era un Giappone che recuperava qualsiasi palla. Bisognava avere continuità negli attacchi e intelligenza nel piazzare la sfera. Quando le azzurre hanno mostrato queste doti, sono apparse nettamente superiori al Giappone. Altrimenti, hanno lasciato spazio ai recuperi e ai conseguenti attacchi, in particolare della Sakoda e della Saori, quest’ultima decisiva nel finale. Ma è evidente che, sia pure con questi difetti, è un’Italia che si è rimessa in piedi.


Serena Ortolani, 23 anni. occasioni sciupate — Che ci sia stato qualcosa di diverso rispetto alla partita con gli Stati Uniti lo si è notato immediatamente, con la Ortolani che ha ripreso a colpire da zona 2 e dalla seconda linea, con la Piccinini che, finché le forze l’hanno sorretta, ha colpito da zona 4. Proprio lei ha chiuso il primo set, dopo che l’Italia, sempre in vantaggio, si era fatta raggiungere sul 23-23. In quel momento, la Piccinini ha sparato una schiacciata e subito dopo ha murato l’attacco giapponese, due punti per il 25-23. Poi, nel secondo set, l'Italia è improvvisamente scomparsa, 14-25 senza storia. Il risveglio nel terzo set, vantaggio iniziale, poi altro calo azzurro e Giappone avanti fino al 17-12, la Rondon è entrata al posto della Lo Bianco, un po’ in ombra, e l’Italia ha rimontato ed effettuato il sorpasso sul 20-19 grazie a un muro della Barazza. Si è arrivati al 24-21, ma il Giappone con gli attacchi della Sakoda dalla seconda linea si è portato sul 24-24 e ha poi avuto la palla del set sul 25-24, annullata da una veloce della Barazza. Ancora un set-ball grazie alla Bosetti, poi 26-26, di nuovo la Bosetti con la schiacciata del 27-26 e infine la Gioli per il 28-26. Nel quarto set, di nuovo un’Italia con tanti "bassi" e pochi "alti" e chiusura per il Giappone 25-20. Il quinto set è stato un’alternanza di grandi emozioni, con le azzurre quasi sempre in testa: punto a punto fino al 15-14, poi la palla sfortunata della Del Core. L’attacco della Saori per il 16-15 e il muro del 17-15 hanno spento le speranze dell’Italia, che però ha di nuovo dimostrato di meritare fiducia. Domani, contro il Brasile (15.30 ora locale, le 9.30 in Italia), la possibilità di confermarla.

Italia: Ortolani 23, Del Core 20, Gioli 12.

dal nostro inviato
Gennaro Bozza
 
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796 replies since 26/8/2010, 08:44   10496 views
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