Ruben Acosta, ....

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iago10
view post Posted on 8/7/2008, 17:54




Dalla gazzetta dello sport

Acosta non ci ripensa
Pechino, il passo d'addio



Il n°1 della Federvolley mondiale lascia la presidenza dopo 24 anni di governo e tante innovazioni sotto rete. Il suo posto verrà preso dal cinese Wei Jizhong, ora vicepresidente


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In primo piano Ruben Acosta alla presentazione del mondiale di volley in Italia. Ansa

MILANO, 17 giugno 2008 - Ancora una volta spiazza tutti, anche per l’ultima rappresentazione. Tutti (o molti) dicevano che ci avrebbe ripensato, che sarebbe rimasto al suo posto fino al 2012, fino ai Giochi di Londra e invece Ruben Acosta, n°1 della federazione mondiale, ha mantenuto la parola data qualche settimana fa. E ieri, in Dubai, forse nell’ultima frontiera della pallavolo (anche questa da lui scovata...), ha detto basta, passa la mano, si fa da parte. Poche parole, tante lacrime, una marea di complimenti e qualche interrogativo.

CONGRESSO
- "Mia moglie (la celebre signora Malù, che lo ha accompagnato in maniera sempre presente in questa avventura, ndr) ed io lasciamo consci di avere compiuto la missione. Un viaggio fantastico lungo 8740 giorni". Altri ringraziamenti e altre strette di mano, in un crescendo di emozioni: quello che è accaduto ieri nel piccolo villaggio globale della pallavolo - anche se in parte annunciato - è epocale. Facendo le debite proporzioni e trasportando lo sport nel sociale: un po’ come la caduta del muro di Berlino sommata all’invenzione di Internet. Basterebbe dire che il volley ha avuto finora due presidenti, Libaud il primo - dal 1947 al 1984 - e Ruben Acosta, dai Giochi di Los Angeles a oggi. Se il francese è stato il pioniere della federazione ad Acosta si deve tutto il resto. O molto del resto: non c’è dubbio che la crescita del volley, le sue più grandi innovazioni, hanno come radice le scelte dell’avvocato messicano. Che in quasi 9000 giorni di mandato (in questi anni di fatto ha governato senza interlocutorio, comportandosi a volte anche in maniera dittatoriale) non ha avuto paura di cambiare molto, allontanandosi dalle idee originali di Morgan, il professore americano che ha inventato il gioco della pallavolo, oltre un secolo fa.
INCREDULITA' - Facce incredule nella grande sala di Dubai, molti erroneamente pensavano che questa manovra sarebbe servita per governare per altri 4 anni, invece la coppia regale (quella delle schiacciate), aveva già pianificato tutto, dopo questo annuncio, sarà l’addio. La federazione mondiale gli ha chiesto di restare fino al 24 agosto, giorno in cui si chiudono i Giochi di Pechino, concluderanno anche l’era Acosta. Almeno quella diretta. Resterà presidente onorario, certamente il suo successore, il cinese Wei Jizhong, gli chiederà ancora consigli e pareri, ma il volley da ieri dovrà imparare a fare a meno di una figura a volte ingombrante, a volte scomoda, ma di certo fondamentale. E’ più difficile di quel che sembri.

Gian Luca Pasini
 
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beips
view post Posted on 14/7/2008, 12:10




Credo che sia come la parabola di chi è senza peccato scagli la prima pietra e qui si potrebbe dire che chunque faccia parte di questo ambiente almeno una volta ha ciriticato Acosta se non di più, ma se siamo dove siamo si deve riconoscere che gran parte del merito sia suo. Il mio auspicio da allenatore dilettante è che si vada avanti tenendo conto non solo delle esigenze dei vertici ma anche della base che poi è quella che da ossigeno ai vertici, forse un utopia ma come si dice sempre la speranza è l'ultima a morire
 
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1 replies since 8/7/2008, 17:54   154 views
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