Italia k.o. con la Spagna:
Pechino è lontanissimaNel terzo e decisivo incontro, gli azzurri cadono per 3-2 contro i campioni d'Europa e abbandonano la Turchia. Le speranze, adesso, sono appese agli iberici o a Polonia e Serbia: se una di queste tre vince a Smirne, per Anastasi e i suoi un'altra chance a maggio
L'attacco di Rodriguez contro il muro aperto azzurro. Reuters
SMIRNE (Tuchia), 9 gennaio 2007 - L'Italia torna a casa, battuta anche dalla Spagna 2-3 (21-25, 25-13, 25-19, 19-25, 12-15) nella terza partita del torneo di qualificazione olimpica, in una gara per certi versi drammatica in cui gli azzurri hanno giocato con una grande determinazione fino alla fine, superati dai campioni d'Europa e perdendo per strada anche Matej Cernic, il fulcro in ricezione della squadra di Anastasi.
FALSA PARTENZA - Inizia male l'Italia che si blocca sull'8-6 del primo set, avviluppata alle proprie paure: Cisolla non ingrana, mentre dall’altra parte della rete Miguel Angel Falasca e Israel Rodriguez (riserva nella Copra Piacenza) martellano la ricezione italiana fino a devastarla con servizi velenosi. Gli azzurri sbagliano molto, mentre il muro dei campioni d’Europa è invalicabile. Finisce 25-21 con troppi rimpianti per la formazione di Anastasi che sulla panchina iberica è stato seduto fino a tre mesi e mezzo fa.
QUANTI ERRORI - Ma dal secondo parziale le cose cambiano in maniera radicale: la Spagna sbaglia molto (alla fine del parziale saranno 11 gli errori iberici), mentre nel campo azzurro si scatena l’uragano Mastrangelo: il centrale firma i 3 punti che scavano il primo break del parziale. Cisolla si riprende, mentre Zlatanov tira con quanta forza ha in corpo e Coscione smarca al meglio i suoi compagni in attacco. L’Italia dilaga e dopo aver perso 4 set consecutivi (compresi i 3 della seconda partita contro la Polonia) torna finalmente in partita.
CERNIC K.O. - Adesso la formazione italiana ci crede, ma sul 6-5 del terzo parziale perde anche Matej Cernic (pare per il vecchio problema al ginocchio destro). Il goriziano scende zoppicando e Anastasi getta nella mischia Matteo Martino, neppure 21 anni e grande promessa della pallavolo azzurra: l’Italia va in fuga, si fa raggiungere, ma ha la forza di scappare un'altra volta con una buona prova a muro e in battuta (Mastrangelo sempre in grande evidenza), mentre il tecnico della Spagna Mendez cambia metà della sua squadra senza successo.
APPESI A UN FILO - Nel quarto set è ancora Spagna: grazie a una grandissima difesa (in grado di raccogliere tutto o quasi) e a qualche errore di troppo degli azzurri soprattutto in attacco (10 alla fine del parziale). La partita torna in equilibrio: Anastasi gioca anche la carta Savani (al posto di Martino), ma senza troppa fortuna. E’ tiebreak. Nel quinto set parte ancora Savani in sestetto per l’ultima occasione che hanno gli azzurri per restare attaccati al torneo: ma gli spagnoli prendono subito il largo (7-3) con troppi errori italiani. L’Italia rimonta, ma non ce la fa a completare l’opera. Adesso i Giochi per l’Italia dipendono dagli altri: se a vincere in Turchia saranno Polonia, Spagna o Serbia, gli azzurri avranno un'altra occasione (in uno dei tornei intercontinentali di maggio) altrimenti addio Olimpiade.
dal nostro inviato Gian Luca Pasini