Torneo di qualificazione Pre-Olimpica a Catania, Queste servono a qualificarsi al torneo di qualificazione ufficiale!!

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iago10
view post Posted on 28/11/2007, 10:07




L'Italia di Anastasi
ha il cammino tracciato

Nel preolimpico di Catania che scatta stasera gli azzurri devono vincere tutte le 4 partite del torneo per essere certi di accedere al girone continentale che si terrà a gennaio in Turchia. Alle 20.30 una prima assoluta per il volley contro il Montenegro


Andrea Anastasi e il libero all'esordio in azzurro, Manià. Tarantini

CATANIA, 28 novembre 2007 - La pallavolo è uno sport singolare che ha deciso di giocare a ciclo continuo: andare all’Olimpiade è come intraprendere una corsa dei 3000 siepi nell’atletica, il rischio è sempre quello di finire abbracciato a una barriera, tanti sono gli ostacoli da saltare. Nessuno è ancora qualificato, tutti devono provarci, almeno una volta, se non due. L’Italia, da qualche settimana in mano ad Andrea Anastasi, si butta nel primo girone dei dannati, pre-qualificazioni olimpiche girone Europeo, 5 giorni e 4 partite, tutte da vincere. Di certo si qualifica solo la prima classificata, potrebbe essere che si apra spazio anche alla seconda, ma siccome, difficilmente lo si saprà in anticipo (dipende dai risultati delle squadre europee nella coppa del Mondo in Giappone) gli azzurri hanno una sola possibilità: vincere sempre, vincere tutte le gare per essere certi di accedere al girone di qualificazione continentale vero e proprio che si giocherà in Turchia (Smirne, 8 nazionali) dal 7 al 13 gennaio e con un solo posto per Pechino.
GLI AVVERSARI - Almeno all’inizio, non saranno mirabolanti, ma come si è già visto agli Europei (vinti dalla Spagna allora guidata dall’attuale tecnico italiano) chi si fida è perduto. Ostacolo n°1 (alle 20.30) il Montenegro, prima assoluta per il volley. Poi la Croazia, sabato e domenica semifinali e finali con le migliori del secondo mini-gruppo: Olanda, Grecia o Romania. Per questo appuntamento Anastasi ha cambiato mezza squadra (non un modo di dire, ma 6 su 12 rispetto all’Europeo), richiamando tre che si possono definire senatori, Meoni, Zlatanov e Bovolenta. Per i tanti "no" incassati il libero è un esordiente, Manià, che scopre quanto è dolce l’azzurro a 28 anni. Altre novità in panchina, dove siede un altro personaggio illustre, Andrea Gardini (come vice c.t.), tre volte campione del mondo, ex capitano della squadra di Velasco e di recente entrato nella Hall of Fame delle schiacciate. Rispetto alla nazionale che fu di Montali, il sestetto di partenza (libero a parte) presenta una sola grande novità, in regia. Marco Meoni prende il posto di Valerio Vermiglio (per ora) mettendo fine a una polemica interna alla squadra che si è trascinata per un paio di anni e mai davvero spiegata fino in fondo. Il blocco-Treviso che contava 4-5 elementi, ora si è ridotto a due, Cisolla-Fei e su di loro si appuntano molte delle speranze offensive di questa Italia per smettere di avere paura di non andare all’Olimpiade, dopo 30 anni.
dal nostro inviatoGian Luca Pasini


 
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