Spunti di discussione., Varie ed eventuali!

« Older   Newer »
  Share  
pega
view post Posted on 20/7/2016, 21:34




legavolley.it

Mercoledí 20 Luglio 2016 - 19:21
Paola De Micheli nuovo Presidente


Foto Primo Piano
Una donna alla guida della pallavolo maschile italiana: Paola De Micheli eletta Presidente della Lega Pallavolo Serie A

Paola De Micheli è il nuovo Presidente della Lega Pallavolo Serie A. E’ stata eletta a conclusione dell’Assemblea del 20 luglio a cui hanno partecipato le Società di SuperLega e Serie A2 UnipolSai presso lo Zanhotel & Meeting Centergross di Bentivoglio (Bologna).
Quarantadue anni di Piacenza, Paola De Micheli è da pochi mesi diventata mamma e nel Governo ricopre il ruolo di Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Dopo 19 anni di presidenti espressione delle società sportive, la Lega Volley ha scelto di eleggere un esterno e per la prima volta una donna è alla guida della pallavolo maschile italiana.

Nel suo saluto davanti all’Assemblea, Paola De Micheli ha ringraziato i presidenti e i dirigenti delle società di SuperLega e Serie A2 e ha illustrato alcuni dei progetti che caratterizzeranno il suo mandato.

“Sento tutta la responsabilità – ha affermato – del ruolo che mi avete affidato e lavorerò con entusiasmo per far crescere ancora il movimento del volley nel nostro Paese”.
“L’impegno sarà profuso soprattutto verso l’esterno. Ci spenderemo per potenziare la promozione della pallavolo attraverso tutti i canali possibili, per arrivare a comunicare anche sui media generalisti e non solo quelli di settore. In questo senso sarà fondamentale il rapporto con gli sponsor e il rafforzamento del progetto della web tv”.
“Un altro caposaldo del mio mandato – ha aggiunto – sarà il rapporto con le istituzioni, dovremo sostenere con forza i piani di riforma dello sport dilettantistico e dell’attività sportiva, attraverso la definizione di un quadro normativo rinnovato e finalmente chiaro, anche con l’utilizzo di misure fiscali a sostegno dello sport”.
“Mi muoverò anche all’interno della Lega Pallavolo Serie A – ha proseguito – su due temi: la revisione dello statuto e un ulteriore impulso alla formazione dei quadri dirigenziali. A partire dal prossimo autunno compirò un giro in tutta Italia per visitare le società di SuperLega e di A2, per conoscere da vicino squadre e dirigenti, confrontarmi con loro, e anche prendere visione dello stato degli impianti sportivi, rafforzando poi la collaborazione tra Legavolley e Fipav con il massimo coinvolgimento delle singole società”.

La prima uscita ufficiale di Paola De Micheli, Presidente di Legavolley, è in programma domani, giovedì 21 luglio in occasione della presentazione dei calendari di SuperLega e A2 UnipolSai per la stagione 2016/2017.


CHI È PAOLA DE MICHELI
Paola De Micheli ha 42 anni ed è laureata in Scienze Politiche. Dal 10 novembre 2014 è Sottosegretario di Stato all’Economia del Governo Italiano con le deleghe alle Dogane e ai Monopoli, al Cipe, alla ricostruzione dell’Abruzzo, ai comuni in dissesto, a Roma Capitale e all’attuazione del programma.

Per delega del Governo, si sta occupando della ricostruzione dopo il sisma che ha colpito l’Abruzzo e l’Emilia Romagna e ha messo a punto nuove norme per accelerare e sostenere economicamente tutte le ricostruzioni in corso nel nostro Paese.

E’ una grande appassionata di sport e naturalmente di volley. Ha giocato a pallavolo dall’età di 6 anni fino ai 22. Per tre anni è stata anche allenatrice di una formazione Under 16 nel suo paese d’origine, Pontenure, in provincia di Piacenza.

E' una runner assidua e finora ha disputato 5 maratone (tra cui New York, Parigi, Berlino e Londra): per questo è tra componenti della Montecitorio Running Club, la nazionale dei parlamentari che corrono con finalità benefiche. Fra gli altri sport d’elezione c’è il pattinaggio artistico, il nuoto e poi un grande amore per la montagna e il trekking.

Per un breve periodo si è occupata di pallavolo anche a livello manageriale, come responsabile degli sponsor della società Biancorosso Volley Piacenza.

Vive a Piacenza, dove dal giugno del 2007, per 2 anni, ha ricoperto la carica di assessore comunale alle Risorse umane ed economico-finanziarie.

Nell’aprile del 2008 è stata eletta per la prima volta alla Camera dei Deputati per la Circoscrizione Emilia Romagna nel Gruppo parlamentare del Partito Democratico. E’ stata componente della Commissione “Bilancio”.

E’ stata rieletta alla Camera dei Deputati alle elezioni politiche del febbraio 2013, dopo aver vinto le primarie del Pd a Piacenza. A Montecitorio ha ricoperto la carica di vicepresidente vicario del gruppo parlamentare del Partito Democratico.

Paola De Micheli viene da una famiglia di agricoltori ed è manager nel campo dell’agroindustria. Prima di assumere cariche politiche ha lavorato presso Conserve Italia, è stata consulente commerciale a Urumuqi (Xingjang Cina), responsabile food service di Berni Spa e presidente della cooperativa Agridoro.

È stata componente di diversi consigli di amministrazione di società pubbliche e private, ha fatto parte dell’Assemblea Nazionale Confcooperative dal 1994 al 1997.


I PRESIDENTI DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A
Dal 1997 a presiedere la Lega Pallavolo è stato un dirigente di Club. Faceva eccezione, fino ad oggi, il suo primo presidente: si tratta dell’On. Carlo Francanzani, oggi Presidente Onorario insieme a Diego Mosna.

I presidenti della Lega Pallavolo Serie A
Carlo Francanzani dal 1987 al 1997
Bruno Da Re dal 1997 al 2000
Giorgio Varacca dal 2000 al 2002
Bruno Da Re dal 2002 al 2004
Diego Mosna dal 2004 al 2009
Claudio Sciurpa dal 2009 al 2010
Diego Mosna dal 2010 al 2014
Albino Massaccesi dal 2014 al 2016
Paola De Micheli dal 2016

Voci di strada parlano di una sua importante visita dopo l'elezione......


Edited by Etan2 - 21/7/2016, 10:20
 
Top
view post Posted on 21/7/2016, 09:03
Avatar

Super Intenditore di Volley

Group:
Administrator
Posts:
21,417

Status:


[...]
E’ una grande appassionata di sport e naturalmente di volley. Ha giocato a pallavolo dall’età di 6 anni fino ai 22. Per tre anni è stata anche allenatrice di una formazione Under 16 nel suo paese d’origine, Pontenure, in provincia di Piacenza.
[...,,,,,,,]
Scelta sofferta ma lungimirante,finalmente qualcuno che di volley ci capisce... :worthy.gif: :thumb_yello.gif: :arf2.gif:
 
Top
pega
view post Posted on 21/7/2016, 14:39




Di sicuro una scelta frutto di più ampie vedute...(questa volta spero che Etan non adoperi le cesoie)....

PINZO

Scherzi a parte???!!!!..voglio proporvi un articolo dedicato alla De Micheli e pubblicato da finanzainchiaro.it che ho trovato interessante ed allo stesso tempo divertente. E' sì un po lungo, ma merita:

Paola De Micheli sottosegretario all’economia (non è una barzelletta, ma fa ridere)

Dopo tre articoli “seri” sulla Boschi ho pensato che sarebbe stata una buona idea scrivere un articolo più “leggero” non cambiando però di molto argomento, visto che mi occupo di un’altra donna del Pd, non è un Ministro, ma quasi, è infatti un Sottosegretario, ma del Ministero nettamente più importante di tutti, quello dell’Economia, si tratta di Paola De Micheli.
Non so se l’avete presente, ogni tanto si vede in televisione ospite di qualche talk show, non è molto alta, ha una bella facciotta da casalinga e quando inizia a parlare risulta simpatica e ruspante con quell’inconfondibile accento piacentino.
Dico, essendo Sottosegretario (in pratica un vice-Ministro) dell’economia chissà quali titoli accademici dovrà avere, mi viene così la curiosità di visitare il suo sito personale, sul quale viene riportato il curriculum vitae.

Dunque è laureata alla Cattolica di Milano in Scienze Politiche, sapete quella facoltà massacrante che solo pochi riescono a superare perché davvero impegnativa. Facciamo due calcoli, dunque lei è del ’73, si diploma al liceo classico nel ’92 … ok, tutto bene … e si laurea nel 2001
Nel 2001?!?!?
Nove anni?!?!?
Per far Scienze Politiche?!?!?!?
Ma è record mondiale!!!! Tutt’ora imbattuto!
Ma probabilmente dai, nel frattempo avrà anche lavorato, ed in effetti già negli ultimi due anni di liceo si era buttata in politica, diventando membro della Direzione provinciale della Democrazia Cristiana di Piacenza (che ricordiamo è la città emiliana “meno rossa”).
Poi nel ’92 comincia l’Università. Dopo un paio d’anni diciamo “non brillanti” dal punto di vista degli esiti scolastici, e quindi nel ’94, riprende a fare politica. La bufera di tangentopoli aveva spazzato via numerosi “vecchi” del partito, anzi, a dir la verità è stata spazzata via l’intera DC, ora si chiama Partito Popolare e per quasi tre anni lei è responsabile dei Giovani Popolari.

Nel frattempo deve anche guadagnarsi la pagnotta ed allora collabora con una Agenzia di assicurazione oltre che con l’azienda di famiglia.
Due anni dopo … ecco una grande occasione, viene assunta come impiegata dalla prestigiosissima Associazione “Gli eletti dell’Ulivo per Piacenza”, quell’associazione, purtroppo dura solo un anno e mezzo, ma probabilmente serve alla giovane De Micheli per mettersi in mostra e conoscere i “contatti giusti”.
Un anno dopo, infatti, diventa Presidente e Consigliere Delegato (in pratica comanda solo lei) di una cooperativa che fa conserve di pomodoro, la Agridoro scarl, ed in cinque anni riesce nella non facile impresa di farla fallire (ma non cercate questo piccolo particolare sul curriculum, non è riportato), il buco sarà di 4,5 milioni di euro.
Riesce pure ad essere condannata dal Tribunale di Piacenza a pagare una multa di 2.000 euro perché la Agridoro aveva distribuito sul mercato, riporto fedelmente, “merci alimentari in cattivo stato di conservazione, nonché insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive, ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare un preesistente stato di alterazione”. Insomma anche questo mi sembra un bel record … merci insudiciate … parassiti … proprio una bella aziendina gestita bene. Naturalmente anche di questa condanna sul curriculum non c’è traccia.
Ma probabilmente la De Micheli aveva anche qualche attenuante, dal ’99, infatti, oltre a dover gestire praticamente da sola la Agridoro scarl, è anche Consigliera comunale di Pontenure una ridente cittadina della provincia piacentina.
In quel periodo il Sindaco di Pontenure è Luigi Demicheli.
Demicheli!?!?! Padre? Zio? Fratello? Parente? Non si sa, ma presumibilmente nulla di tutto questo perché il Sindaco si chiama Demicheli (tutto attaccato) mentre lei De Micheli.
E poi il sindaco non ha fatto nessuna carriera politica essendo tutt’ora soltanto un Assessore sempre lì a Pontenure.
Lei invece, finita come peggio non poteva la carriera di imprenditrice/manager alla Agridoro, inizia una serie di esperienza lavorative che definirei “vorticose”, nel senso che in ciascuna delle aziende nelle quali viene assunta non ci resta più di qualche mese, è lei che se ne va via? Sono le varie aziende a cacciarla? Non si sa! Rimane il mistero, comunque dapprima viene assunta come impiegata dalla Global Chef, passa poi alla Berni spa, quindi alla Antonino Russo spa per finire nel dicembre del 2005 al Consorzio Cooperativo Conserve Italia.

I miei più attenti lettori ricorderanno di certo che di questo Consorzio mi sono occupato poco tempo fa quando ho pubblicato un articolo sul fallimento della Cirio.

La nostra De Micheli lavora in questa mega-iper-super Cooperativa per poco meno di due anni con la qualifica di “Manager”.

Poco meno di due anni, perché nel frattempo la sua carriera politica ha avuto una svolta. Nel frattempo, infatti, è scomparso anche il Partito Popolare e dal gennaio del 2006 lei diventa Membro dell’Esecutivo della Margherita provinciale di Piacenza. Gli ex DC/Partito Popolare, diventati La Margherita si avvicinano agli ex PCI diventati Democratici di Sinistra e dalla loro unione nasce nel 2007 il Partito Democratico.
Fra gli ex PCI diventati Democratici di Sinistra c’è un personaggio politico di quella zona (il piacentino) estremamente influente e con un ruolo di primo piano nella politica italiana, Pierluigi Bersani, e la De Micheli riesce proprio a farsi ben volere da lui.
Nel giugno del 2007 il grande salto, viene nominata membro della direzione del Partito Democratico di Piacenza, Assessore alle risorse umane ed economico finanziarie del Comune di Piacenza e quando Bersani diventa Segretario del PD entra a far parte del Dipartimento economia del partito diventando nientepopodimeno che responsabile nazionale delle piccole e medie imprese.
Mi immagino la scena, Bersani che chiede alla De Micheli: “che hai fatto nella vita?”
“Ho guidato una cooperativa” avrà risposto lei,
“e come è andata a finire” avrà ribadito il Segretario del Partito,
“l’ho fatta fallire!”
“Perfetto! Il curriculum è perfetto!” avrà chiosato Bersani, quindi subito nel Dipartimento economia del partito (quello guidato da Fassina!) e Responsabile nazionale delle piccole e medie imprese.
L’anno successivo è già a Montecitorio diventando membro della Commissione “bilancio”, sempre per essere coerenti.
Una carriera fulminante, ma non è ancora finita.
La De Micheli deve avere davvero fiuto (o fortuna), entra come Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione TrecentoSessanta, un’Associazione fondata da un personaggio destinato, al contrario di Bersani che non ci riuscirà mai, a diventare negli anni a venire, Presidente del Consiglio: Enrico Letta.
Attaccandosi ancora una volta al carro giusto la De Micheli comincia a sentir profumo di incarico governativo che arriva con il Governo Renzi.
Renzi infatti ha fatto fuori Letta, ma qualcuno del suo entourage (di Letta intendo) ha dovuto metterlo nel suo Governo, ed allora liquidati gli esponenti di maggior spicco si tira dentro la De Micheli considerata una che va “dove tira il vento”.
Ed eccocela qui!
Sottosegretario all’Economia del 63esimo Governo della Repubblica italiana
Paola De Micheli, una che ci ha messo nove anni per laurearsi in Scienze politiche, una che in una trasmissione televisiva (già Sottosegretario all’economia) dice che in un Paese la cui moneta si svaluta del 30% anche il suo Pil perde il 30%, quindi una totale analfabeta in campo economico è Sottosegretario all’economia del Governo italiano!!!
Non è una barzelletta, però, dai, fa ridere!

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Gibbo, competenze??? meglio ruzzacci......

CAMBIO VERSO
 
Top
view post Posted on 22/7/2016, 13:42

Supporter

Group:
Member
Posts:
579

Status:


chissà perche , dato che ne ho viste tante, mi dovrei stupire più di niente, ma invece ogni volta rimango sempre allibito................................
 
Top
pega
view post Posted on 25/7/2016, 18:41




MA IN QUALI MANI E' LO SPORT!!

Mancano nove giorni alla cerimonia di apertura dei Giochi e guardate cosa siamo costretti a leggere coni.it

Roma - Il Villaggio Olimpico di Rio ha aperto le porte oggi alle 11.30, ora locale, le 16.30 in Italia. Nonostante gli sforzi ci sono alcune parti del Villaggio che non sono ancora pronte ad ospitare gli atleti di tutto il mondo. "Tra queste zone incomplete ci sono anche alcuni appartamenti della palazzina 20, quella destinata all'Italia, che da alcuni giorni vedono al lavoro squadre di operai, elettricisti, idraulici e muratori, appositamente appaltati con urgenza dal Coni in loco per far si' che le condizioni di alloggio delle atlete e degli atleti azzurri possano essere messe al piu' presto nelle condizioni di normalita' - ha dichiarato il Capo Missione dell'Italia, Carlo Mornati - Chiedo alle atlete e agli atleti la massima collaborazione e comprensione soprattutto fino a quando il Villaggio non sara' completato".

Il Coni appalta?...e con quali soldi?
E il CIO che controlli ha fatto in questi quattro anni?
E le nostre due principali, inossidabili ed immortali "mummie politiche" Franco Carraro (dal 1982) e Mario Pescante (dal 1994) che ca...volo ci stanno a fà? chi rappresentano? con quali soldi sono "rimborsiti"?
Ed il nostro caro Magalò non aveva la possibilità di inviare un po di tempo prima una sua "spia" per controllare la situazione e far sì che la "dignità" degli atleti fosse salvaguardata?
Ma come si fa (come fate) a sopportare e foraggiare per decenni simili "esemplari", questa oscena "catena di S.Antonio"?
 
Top
view post Posted on 28/7/2016, 16:52
Avatar

Super Intenditore di Volley

Group:
Administrator
Posts:
21,417

Status:


Domandone della settimana, ma la squalifica da quando decorre?? :bash.gif: :chair.gif: :blink: :wacko:



www.federvolley.it/

50_15_16_DONATO_GABRIELE_page_001
50_15_16_DONATO_GABRIELE_page_002
50_15_16_DONATO_GABRIELE_page_003
 
Top
pega
view post Posted on 28/7/2016, 21:34




Per quel che ne so io scatta alla data del giudizio e quindi dal 12 luglio.
Penso poi che la tua domanda abbia un chiaro sottinteso: nell'eventualità quindi che la squalifica scada il 12 dicembre e che prima di quella data si svolga l'assemblea elettiva, l'esimio signore, quale "pregiudicato Fipav", può presentarsi quale candidato al mantenimento della poltrona per il prossimo quadriennio?
art 23 statuto

secondo il Comma D sì, secondo il Comma H che parla di "controversie giudiziarie" non lo so e bisognerebbe chiederlo ad un legale.
A parte commi o non commi, ma questo esimio signore, condannato per quelli che io definisco "discriminazioni ed abusi (beninteso, sportivi!!!!!) razziali su minori", avrebbe la spudoratezza di ripresentarsi e magari le esimie "braccia tolte all'orto di casa"
fiorentine avrebbero la spudoratezza di rieleggerlo?
Che talvolta i genitori siano dei veri rompimenti di c......i è arcinoto e sicuro, ma risiamo lì e a capo, ma che a pagarne il fio siano dei bambini/e, magari anche loro vittime (in casa o/e in palestra) di quei rompimenti, lo trovo squallido. Sulla base della pesantezza dei rilievi mossi dalla Procura, penso io che quella condanna sia alquanto mite. Che dire, un altro bellissimo "spot" a favore del movimento pallavolistico toscano!

Gibbo, ora una domanda te la faccio io e spero che tu mi risponda, anche solo esprimendo la tua opinione.
Visto che sempre lo Statuto Fipav e sempre all'Art. 23 recita:

art 23 statuto 2° parte

mi sai dire se gli esimi signori Elio Sità e Roberto Ceccarini rientrano mel cast degli "incompatibili"?
Se o te o qualcun altro sa darmi una risposta certa bene, sennò prima che vengano riuniti i conclavi, per metter fine alla mia ossessione, me la farò dare da un legale.
 
Top
view post Posted on 28/7/2016, 22:02
Avatar

Super Intenditore di Volley

Group:
Administrator
Posts:
21,417

Status:


non ti serve il legale caro mio e lo sai bene!! :D :P
purtroppo i tafazzi toscani si atteggiano bene ma una letterina fatta bene e pubblicizzata bene figurati se la fanno :ph34r: :blink: :wacko: (tafazzi docet!)
e poi sai,determinate situazioni posson tornar comode per portare acqua all'orticello...
come si dice,# ilmiosportèdifferente!!!




leggendo il regolamento giurisdizionale...

regolamento_giurisdizionale

Art. 27 - Decorrenza degli effetti della decisione
1. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo a quello della sua affissione all’albo dell’organo
decidente ai sensi del precedente articolo 26 comma 2.


Art. 48 - Criteri generali

1. Nell’erogazione, in concreto, delle sanzioni si deve tenere conto delle particolari condizioni in cui si sono
svolti i fatti, della loro risonanza, della personalità del loro autore ed, in genere, di tutte quelle circostanze
che siano idonee a proporzionare la sanzione all’infrazione.


2. Se l’autore dell’infrazione, per la sua posizione nell’ambito della FIPAV, è investito di particolari
responsabilità, la sanzione da infliggere deve essere aggravata.



Art. 49 - Circostanze aggravanti

1. La sanzione disciplinare è aggravata quando dai fatti accertati emergono a carico dei responsabili una o
più delle seguenti circostanze:

a) aver commesso il fatto con abuso di poteri o violazione dei doveri derivanti o conseguenti dall’esercizio
delle funzioni proprie del colpevole;

b) aver danneggiato persone o cose;
c) aver indotto altri a violare le norme e le disposizioni federali di qualsiasi genere, ovvero a recare danni
all’organizzazione;

d) aver agito per motivi futili o abietti;
e) aver, in giudizio, anche solo tentato di inquinare le prove;
f) aver commesso il fatto a mezzo della stampa o di altro mezzo di diffusione, comportante dichiarazioni
lesive della figura e dell’autorità degli organi e degli organismi federali o di qualsiasi tesserato ed affiliato;
g) aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante entità;
h) aver l’infrazione determinato o concorso a determinare una turbativa violenta dell’ordine pubblico;
i) aver aggravato o tentato di aggravare le conseguenze dell’illecito commesso;
j) aver commesso l’illecito per eseguirne od occultarne un altro, ovvero per conseguire od assicurare a se o
ad altri un vantaggio.
12
Art. 50 - Concorso di circostanze aggravanti
1. Se concorrono più circostanze aggravanti si applica la sanzione stabilita per la circostanza più grave,
 
Top
view post Posted on 28/7/2016, 22:14

Supporter

Group:
Member
Posts:
792

Status:


CITAZIONE (pega @ 28/7/2016, 22:34) 
Per quel che ne so io scatta alla data del giudizio e quindi dal 12 luglio.
Penso poi che la tua domanda abbia un chiaro sottinteso: nell'eventualità quindi che la squalifica scada il 12 dicembre e che prima di quella data si svolga l'assemblea elettiva, l'esimio signore, quale "pregiudicato Fipav", può presentarsi quale candidato al mantenimento della poltrona per il prossimo quadriennio?
art 23 statuto

secondo il Comma D sì, secondo il Comma H che parla di "controversie giudiziarie" non lo so e bisognerebbe chiederlo ad un legale.
A parte commi o non commi, ma questo esimio signore, condannato per quelli che io definisco "discriminazioni ed abusi (beninteso, sportivi!!!!!) razziali su minori", avrebbe la spudoratezza di ripresentarsi e magari le esimie "braccia tolte all'orto di casa"
fiorentine avrebbero la spudoratezza di rieleggerlo?
Che talvolta i genitori siano dei veri rompimenti di c......i è arcinoto e sicuro, ma risiamo lì e a capo, ma che a pagarne il fio siano dei bambini/e, magari anche loro vittime (in casa o/e in palestra) di quei rompimenti, lo trovo squallido. Sulla base della pesantezza dei rilievi mossi dalla Procura, penso io che quella condanna sia alquanto mite. Che dire, un altro bellissimo "spot" a favore del movimento pallavolistico toscano!

Gibbo, ora una domanda te la faccio io e spero che tu mi risponda, anche solo esprimendo la tua opinione.
Visto che sempre lo Statuto Fipav e sempre all'Art. 23 recita:

art 23 statuto 2° parte

mi sai dire se gli esimi signori Elio Sità e Roberto Ceccarini rientrano mel cast degli "incompatibili"?
Se o te o qualcun altro sa darmi una risposta certa bene, sennò prima che vengano riuniti i conclavi, per metter fine alla mia ossessione, me la farò dare da un legale.

Per quanto riguarda la compatibilità, salvo qualche particolare "decreto Magri" tipo il caso Paccagnella quando fallì la Romanelli, le due cose non sono compatibili. In altre regioni, per esempio, il presidente regionale gestisce anche un club, ma sulla carta presidente del club risulta un suo "scagnozzo".
Per quanto riguarda invece la ricandidatura del "signor" Donato (le virgolette non sono puramente casuali, ma fortemente volute), credo che in quel periodo avrà grane ben più gravi da affrontare: non credo infatti che l'operato di Checcucci e Nuti senior si limiti alla parte sportiva. I loro figli sono stati discriminati e vessati, e la sentenza sportiva è un'arma micidiale con cui intraprendere una guerra in territorio civile e penale.
 
Top
view post Posted on 28/7/2016, 22:26
Avatar

Super Intenditore di Volley

Group:
Administrator
Posts:
21,417

Status:


per pura curiosità, sapete mica se ll'avvocato difensore ,Avv. Marco Bufalini,è il presidente dello Ius Arezzo? :o: :o:
 
Top
pega
view post Posted on 29/7/2016, 10:32




Caro Gibbo, siccome assai spesso gli “statuti” contengono “finezze” che delegano alle “interpretazioni” e risultano (a tipi poco illuminati quale io sono) difficili da “interpretare” al pari di un contratto di “assicurazione”, ne fossi stato certo al 100% la domanda non te l’avrei posta. Siccome la mia “ossessione” vuole trovare lecito sfogo affinché io possa (lecitamente) diventare “ossessione” per gli esimi signori (non solo su questo Forum) vita natural durante (per quel che mi resta), devo cercare e trovare conforto (certezze) in chi me lo può “garantire” etichettandolo. Chi mi possa assicurare che sono ben altri a tenere un “comportamento non lecito”!
Anche in merito all’esimio avv Bufalini, per “sentito dire” e rivendendotela per quanto mi è costata, direi proprio di sì. Se così fosse, la cosa confermerebbe anche altre voci che parlano di “ottimi rapporti” tra l’area aretina e quella fiorentina, del “supporto” che quell’area (dicono) riesca ad esprimere al CAPO di tante (troppe) cose toscane. Confermerebbe altresì la solidarietà che regna tra “compagni di merende” se uno va su questo Forum a rileggersi il Comunicato Ufficiale Fipav Toscana del 25.03.2015 e che recitava anche:

A CARICO SOCIETÀ
CFB 337 MULTA DI €350,00 IUS PALLAVOLO AREZZO Per: REITERATE OFFESE E MINACCE A D.G. RECIDIVO E PER IL COMPORTAMENTO DEL PROPRIO TESSERATO
A CARICO: DIRIGENTI
CFB 337 SOSPENSIONE DA OGNI ATTIVITÀ FEDERALE IUS AREZZO BUFALINI MARCO PER ULTERIORI 30 GIORNI RISPETTO ALLA PRECEDENTE SOSPENSIONE (DAL 22.05.2015 AL 21.06.2015)Per: REITERATA CONDOTTA OFFENSIVA (RECIDIVO)MENTRE ERA SOTTOPOSTO A PRECEDENTE SOSPENSIONE 8 penalità


Molte meno incertezze ho avuto nel definire “troppo mite” quella condanna avendo già da prima, per celebri episodi personali, ben studiato quei Commi del Giurisdizionale che tu hai ben fatto a mettere “nero su bianco” soprattutto per chi è ancora “incensurato”! Come posso non giudicarla io "mite" se la confronto con la pena da me subita (€ 300,00 + 3 mesi di squalifica) a causa di offese (non minacce!) al DG inflittami dal "tribunale familiare pisano", "regno" (già deciso, anche la prossima stagione) da anni del sig Crecchi Stefano "cognato" del "capopopolo pallavolistico pisano" sig Ceccarini Roberto. Classico esempio di "conflitto d'interessi" esplicitato dal Giurisdizionale!

Chiudo prima riproponendoti un quesito a cui non hai risposto: può (ne avesse idea, per me impudenza) l’esimio signor Donato ripresentarsi candidato al prossimo conclave?

Petrini

PS. Inizialmente hai parlato di "tafazzi" che è un singolo personaggio, troverei più consono parlare di "sciami di tafani" che infettano la pallavolo e lo sport e che andrebbero "estirpati" (naturalmente in modo lecito!!!!!!!!)......

DISINFETTAZIONE
 
Top
view post Posted on 29/7/2016, 12:21
Avatar

Super Intenditore di Volley

Group:
Administrator
Posts:
21,417

Status:


lo statuto fipav dice questo:

www.federvolley.it/

Art. 22 Eleggibilità

1. Sono eleggibili alle cariche di Presidente Federale, di Vice Presidente, di
componente del Consiglio Federale, di Presidente o componente di
Comitato Regionale o Territoriale coloro che, siano regolarmente tesserati.
2. Sono eleggibili come rappresentanti degli atleti nel Consiglio Federale gli
atleti in attività che partecipano a competizioni almeno di livello regionale o che
abbiano partecipato alle medesime competizioni per almeno due stagioni
sportive nell’ultimo decennio.
3. Sono eleggibili come rappresentanti dei tecnici nel Consiglio Federale i
tecnici in attività o che siano stati tesserati in tale qualifica per almeno due anni
nell’ultimo decennio.
4. Tutti coloro che sono eleggibili devono possedere i seguenti requisiti:
a) essere in possesso della cittadinanza italiana;
b) aver raggiunto la maggiore età;
c) non aver riportato condanne penali passate in giudicato per reati non
colposi a pene detentive superiori ad un anno ovvero a pene che
comportino l’interdizione dai pubblici uffici superiori ad un anno;
d) non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o
inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno da
parte del CONI, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline
Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva o di organismi
sportivi internazionali riconosciuti;

e) non aver subito una sanzione a seguito dell’accertamento di una
violazione delle Norme Sportive Antidoping del CONI o delle disposizioni
del Codice Mondiale Antidoping WADA;
f) non avere come fonte primaria o prevalente di reddito una attività
commerciale direttamente collegata alla gestione della Federazione;
g) non essere in posizione di conflitto di interessi, anche economici, con la
carica federale ricoperta;
h) non avere in essere controversie giudiziarie contro il CONI, le
Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Associate o contro altri
organismi riconosciuti dal CONI.
5. La mancanza dei requisiti di cui al precedente comma accertata o verificatasi
dopo l’elezione comporta la decadenza dalla carica.

Art. 23 Incompatibilità

1. La carica di Presidente, Vice Presidente, componente del Consiglio
Federale, componente il Collegio dei Revisori dei Conti e componente degli
18
Organi di Giustizia o della Procura Federale è incompatibile con qualsiasi altra
carica federale elettiva centrale o territoriale.
2. La carica di Presidente, Vice Presidente e componente del Consiglio
Federale è altresì incompatibile con qualsiasi altra carica elettiva sportiva
nazionale, in organismi riconosciuti dal CONI.
3. La carica di Presidente Federale, di componente del Collegio dei Revisori
dei Conti, di componente degli Organi di Giustizia o della Procura Federale,
nonché quella di arbitro è incompatibile con qualsiasi altra carica federale e con
qualsiasi carica in seno agli affiliati.
4. Nessuno può ricoprire due cariche federali elettive. Chiunque venga a
trovarsi, per qualsiasi motivo in una delle situazioni di incompatibilità è tenuto
ad optare per l’una o per l’altra delle cariche o qualifiche entro 15 giorni dal
verificarsi della situazione stessa. In caso di mancata opzione si avrà
l’immediata decadenza automatica dalla carica assunta posteriormente.
5. Sono altresì considerati incompatibili con la carica che rivestono e devono
essere dichiarati decaduti coloro che vengono a trovarsi in situazione di
permanente conflitto di interessi per ragioni economiche con l’Organo nel quale
sono stati eletti o nominati. Qualora il conflitto d’interessi sia limitato a singole
deliberazioni o atti, il soggetto interessato non deve prendere parte alle une o
agli altri.
 
Top
view post Posted on 29/8/2016, 11:10

innamorato del volley

Group:
Administrator
Posts:
9,381
Location:
cittadino del mondo

Status:


www.toscana.federvolley.it

Beach Volley: Colzi e Puccinelli vincono lo scudetto U21

La coppia d'oro formata Alessandra Colzi e Claudia Puccinelli si è laureata campione d'Italia nel torneo conclusivo svoltosi ad Amantea Marina in questo fine settimana. Le toscane hanno regolato in finale la coppia Maestroni Montesi con un netto 2 a 0 (21-12 21-15) che non ha lasciato spazio a recriminazioni o dubbi su chi meritasse di trionfare. Alessandra e Claudia, ottimamente guidata dal coach Carlotta Sodi, bissano il successo dello scorso anno che le aveva viste primeggiare nella categoria Under 19. Ci complimentiamo con le atlete e con lo staff tecnico per il traguardo raggiunto!
 
Top
view post Posted on 8/9/2016, 15:44

innamorato del volley

Group:
Administrator
Posts:
9,381
Location:
cittadino del mondo

Status:


www.sportbusinessmanagement.it

Il vincolo sportivo nella pallavolo. Riflessioni e considerazioni pratiche sullo scioglimento anticipato per giusta causa.

get%2Bsport%2Bmedia

A cura di
Avv. Federica Ongaro

Il vincolo sportivo rappresenta uno dei temi maggiormente dibattuti e prospero di opinioni nell'alveo sportivo, soprattutto, dilettantistico.
La problematica è ben nota in termini generali in quanto coinvolge gran parte delle discipline sportive di squadra, riflettendosi quasi brutalmente sui giovani atleti e sulle di loro famiglie e spezzando, in numerosi casi, il desiderio, l'ambizione e le aspettative connesse allo svolgimento dell'attività sportiva (per una visione generale sulla natura e sulle conseguenze del vincolo sportivo si rimanda ad un precedente scritto pubblicato e consultabile cliccando qui.

Una delle discipline maggiormente colpite dalle rigide conseguenze del vincolo sportivo è sicuramente la pallavolo, tanto da rappresentare lo scioglimento anticipato la quaestio prevalentemente rimessa al vaglio delle commissioni preposte ad hoc per i tesseramenti nonché degli organi giurisdizionali endofederali.
Approcciandosi ad una lettura, anche superficiale, delle principali delibere e comunicati affissi all'albo federale on line del sito FIPAV, emerge, infatti, agevolmente come sia elevato il numero dei ricorsi inerenti la richiesta di svincolo da parte degli atleti (in prevalenza minorenni e militanti nelle categorie giovanili e nelle serie minori) il cui positivo accoglimento, nella pratica, non è in realtà così scontato.
Ritenendo come conosciuta erga omnes l'importanza fattuale e concettuale della fattispecie di cui si tratta, a parere di scrive appare quanto mai utile ed opportuno porre attenzione al contenuto delle norme federali di riferimento nonché alle ipotesi che concretamente possono consentire all'atleta tesserato/a FIPAV di chiedere ed ottenere lo scioglimento e/o la interruzione anticipata del vincolo sportivo instaurato al momento del primo tesseramento.
Occorre premettere, tuttavia, che le norme di riferimento dettate dalla Federazione e dalle Leghe delegate sono piuttosto stringenti e prevedono solo specifiche e rare eccezioni alla rigidità del vincolo sportivo.
La norma generale si rinviene nell'art 10 ter dello Statuto Fipav (il cui contenuto è ripreso in maniera più dettagliata nel Regolamento di affiliazione e tesseramento agli articoli da 30 a 36) il quale dispone che “(...) 2. Il vincolo ha durata annuale per gli atleti di età inferiore ad anni quattordici e per gli atleti di età superiore ad anni trentaquattro, nonché per gli atleti del settore amatoriale.
Ai fini della determinazione della durata del vincolo per gli atleti di età inferiore ai 14 anni si fa riferimento all’anno solare di nascita; per tutti gli altri atleti si fa riferimento all’anno sportivo. Si intende per anno sportivo quello che inizia il primo di luglio di ogni anno e termina il 30 giugno dell’anno successivo.
3. Al di fuori dei casi previsti ai commi 1 e 2 il vincolo ha durata dalla data del tesseramento fino al termine dell’anno sportivo in cui l’atleta compie il 24° anno di età, salvi i casi di scioglimento previsti al successivo comma 6.
4. Al termine dell’anno sportivo in cui compie ventiquattro anni di età, come pure al termine di ogni periodo di durata quinquennale del vincolo, l’atleta è libero di rinnovare il tesseramento con l’associato di appartenenza o di chiedere il tesseramento con altro associato; in questa seconda ipotesi l’associato di precedente tesseramento ha diritto ad un indennizzo, nella misura fissata dai Regolamenti Federali.
5. I Regolamenti Federali possono stabilire che il vincolo abbia limiti e durata inferiori a quelli previsti nei commi precedenti per gli atleti tesserati con società e associazioni sportive partecipanti ai Campionati Nazionali di Serie A e per gli atleti che praticano esclusivamente la specialità del beach volley”.
6. Fino al ventiquattresimo anno di età nonché durante i periodi di durata quinquennale, il vincolo può essere sciolto, secondo quanto previsto dai Regolamenti Federali:
a) per estinzione o cessazione dell’attività dell’associato;
b) per mancata adesione dell’atleta all’assorbimento o alla fusione dell’associato vincolante;
c) per consenso dell’associato vincolante;
d) per mancato rinnovo del tesseramento dell’atleta da parte dell’associato entro il termine annuale;
e) per mancata partecipazione dell’associato vincolante all’attività federale di settore e per fascia d’età tale da permettere all’atleta di prendervi parte;
f) per giusta causa;
g) per cessione del diritto sportivo o per rinuncia all’iscrizione ad un campionato da parte dell’associato vincolante;
h) per ritiro dell’associato vincolante da un campionato effettuato entro il termine del girone di andata.”.

Richiamato doverosamente il testo letterale della norma, passando al merito di quali siano le ipotesi maggiormente diffuse nella pratica, si evidenzia che le principali fattispecie di scioglimento anticipato del vincolo sportivo rimesse alla valutazione degli organi giurisdizionali federali concernono essenzialmente i casi di atleti di età compresa tra i 15 ed i 18 anni e sono riconducibili alla previsione di cui alla lettere f del sopra richiamato articolo, ossia allo scioglimento coattivo per giusta causa.

Ma cosa deve intendersi per scioglimento del vincolo per giusta causa?
La definizione che viene data dal RAT appare quanto mai ambigua ed insufficiente a chiarirne l'effettiva applicazione, essendo rimesso infatti lo scioglimento anticipato ricondotto in tale caso alle ipotesi in cui “ l’interruzione definitiva del vincolo risulti equa dopo avere contemperato l’interesse dell’atleta con quello dell’associato nel quadro delle direttive della FIPAV ai fini dello sviluppo della disciplina sportiva della pallavolo” con la precisazione che “2. Lo scioglimento del vincolo per giusta causa non è ammissibile per gli atleti che, nella stagione sportiva al cui termine si richiede, abbiano fatto parte di rappresentative nazionali, regionali e provinciali, a meno che l’associato vincolante abbia ceduto il titolo sportivo o abbia rinunciato all’iscrizione ad un campionato. 3. Lo scioglimento del vincolo per giusta causa riconducibile a motivi di lavoro o di studio non è ammissibile per gli atleti vincolati con associati che, nella stagione sportiva al cui termine si chiede l’interruzione del vincolo, abbiano partecipato ai campionati nazionali di Serie A. ( art 35 RAT*).
Con riferimento a detta norma si deve rilevare che il contemperamento di interessi a cui la stessa richiama si esplica essenzialmente nel pagamento di un indennizzo in favore del sodalizio sportivo.
Nonostante, infatti, i principi generali enunciati dagli organi giudicanti nelle proprie decisioni e più precisamente che “due sono i criteri che la norma indica ai fini di cui si tratta: ponderata considerazione delle concrete possibilità di sviluppo della disciplina sportiva, anche a mezzo della valorizzazione degli atleti più dotati, e valutazione del caso concreto alla luce del principio equitativo, nella prospettiva di una giusta soluzione della fattispecie. Come più volte statuito anche in sede nazionale, la C.T.A., nelle intenzioni del Legislatore federale, è chiamata ad accogliere le istanze del sodalizio o dell’atleta che più si avvicinano e si identificano con i superiori interessi” -(DELIBERA CTA – Palermo 17/12/2012), di fatto lo scioglimento viene quasi sempre subordinato al pagamento di un indennizzo da parte dell'atleta.
L'ambiguità e l'insufficienza definitoria della fattispecie ha necessariamente determinato nel corso degli anni la presentazione di ricorsi fondati contemporaneamente sui più disparati motivi**, (compresa l'eccezione di nullità del vincolo di tesseramento o quella di assenza del certificato medico), alcuni dei quali si sono ormai consolidati nella prassi e che, di fronte ad un soddisfacente assolvimento del relativo onere probatorio, hanno anche trovano e continuano a trovare accoglimento positivo negli organi deliberanti.

Così, ad esempio, è stato riconosciuto in via eccezionale dalla Commissione Tesseramento la possibilità di scioglimento per intollerabilità della prosecuzione del vincolo, senza tuttavia intendere di “avallare una richiesta di scioglimento fondata sul generico motivo della incompatibilità ambientale. Quello che si vuole valorizzare nel caso di specie è la straordinarietà del conflitto in atto tra le parti. (…) E' evidente che l’unica vittima di tale situazione sia” l'atleta “la quale, non ancora diciassettenne, si trova a dover gestire un carico di tensione che dovrebbe esserle invece estraneo e che in ogni caso non può esser consentito che possa accompagnarla nell’espletamento dell’attività sportiva che, sebbene agonistica, rimane una attività propedeutica per la crescita non solo tecnica ma in particolare umana di ogni atleta”(Affissione albo, 8 Novembre 2013).
Rilievo è stato dato anche al manifesto disinteresse verso la crescita tecnica degli atleti il quale può portare allo scioglimento del vincolo se così come è avvenuto in casi specifici sia “accertato nel corso del giudizio che in più occasioni l'atleta ha partecipato alle competizioni agonistiche senza il supporto di un allenatore e più in generale la squadra Under 14 ed Under 16 non è mai stata adeguatamente supportata dal sodalizio per tutta la durata della stagione, avendo la resistente fatto mancare qualsivoglia assistenza e progettazione tecnica e dirigenziale al gruppo di atlete in questione” (Affissione albo, 14-01-2016).
In assenza di valido sostegno probatorio, sono state invece rese pronunce di rigetto di scioglimento del vincolo connesso a motivi di studio e/o alla distanza chilometrica: “nessuna prova vi è del pernottamento fuori sede dell’atleta e non può certo costituire prova la circostanza che gli affitti per studenti sono per la maggior parte “in nero” (FIPAV TRIBUNALE FEDERALE COMUNICATO UFFICIALE N. 18 reso in data 5 febbraio 2016; ed ancora: “codesta Commissione ritiene che l’eccezione riguardante l’eccessiva difficoltà per l’atleta di partecipare all’attività agonistica in un luogo distante 22,8 chilometri (circa 33 minuti) dalla propria residenza, non possa essere accolta poiché, non può essere assunta a criterio decisivo per fondare una richiesta di scioglimento del vincolo per giusta causa anche in virtù della considerazione che a parere di codesta CTA detta distanza di spazio e di tempo non appare così pregiudizievole” ( Affissione albo 01 dicembre 2011).
Fermamente rigettata, inoltre, l'asserita nullità del vincolo ex art. 1418 c.c., nella parte in cui si nega la natura contrattuale del vincolo sportivo in quanto “come numerose volte le stesse eccezioni siano state proposte e poi risolte negativamente dai giudici che ne sono stati investiti. La costante giurisprudenza degli Organi di Giustizia di questa Federazione - come quella di altre Federazioni- , la giurisprudenza dei giudici togati e la maggioritaria dottrina sul punto chiariscono come il vincolo sportivo non contrasti in alcun modo con le norme costituzionali, del codice civile e con quelle delle leggi enucleate da parte ricorrente che le assume violate. Il vincolo sportivo è inserito nello statuto della Federazione Italiana Pallavolo ed è quindi conoscibile da chiunque, atleta o associato, decida di tesserarsi per l’esercizio dell’attività pallavolistica con la federazione. nonché la tesi di manifesta incostituzionalità del vincolo, essendo infatti ritenuta al riguardo del tutto esaustiva e dirimente la decisione dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva del 2011 con cui la predetta eccezione è stata respinta (cfr. FIPAV TRIBUNALE FEDERALE COMUNICATO UFFICIALE N. 18 reso in data 5 febbraio 2016).
Altresì inidonea a giustificare uno scioglimento per giusta causa è stata recentemente ritenuta la tesi di insussistenza del vincolo per mancata sottoscrizione del modulo di tesseramento in quanto “E’ indubbio come l’art. 24 Regolamento Affiliazione e tesseramento preveda la sottoscrizione del modulo per il tesseramento e la mancanza dello stesso costituisca grave illecito disciplinare a carico del Sodalizio; per tale motivo sul punto gli atti dovranno essere inviati alla Procura Federale. , Va però evidenziato come deve essere valutato, ai fini della sussistenza del tesseramento e del conseguente vincolo, anche il comportamento tenuto dall’atleta. Orbene, come correttamente rilevato dalla CTA, va nella fattispecie tenuto conto della conoscenza in capo all'atleta e dei genitori, dell’esistenza di un tesseramento/vincolo con la società. Nelle numerose sentenze di primo e secondo grado degli organi giudicanti federali, è stato ribadito che il vincolo fra atleta e società deve intendersi sussistente ove esistano comportamenti concludenti delle parti che facciano ritenere la coscienza e conoscenza della sua esistenza. Tale indirizzo è condiviso ed affermato da questo organo giudicante.” (TRIBUNALE FEDERALE COMUNICATO UFFICIALE N. 40 – 25 maggio 2016).
Da ultimo, si deve evidenziare che al fine di un esito positivo del ricorso, occorre altresì rispettare rigorosamente le linee procedurali date dalla Federazione.
La procedura di scioglimento anticipato del vincolo per giusta causa (reperibile sul sito FIPAV), infatti, non ha inizio con il ricorso ma bensì con una lettera di messa in mora che deve essere inoltrata al sodalizio sportivo rispettando termini e formalità (quali ad esempio la sottoscrizione da parte dell'atleta e dei di lui genitori se minore di età o di avvocato iscritto all'albo) e che deve necessariamente contenere tutti i motivi posti a fondamento della richiesta di scioglimento anticipato, essendo infatti incontestabile e ormai pacifico che un motivo addotto solo in ricorso e non anche nella lettera di messa in mora, comporti il rigetto automatico del predetto motivo.
Le pronunce sopra richiamate rappresentano l'orientamento più recente seguito dalle Commissioni e dagli organi giurisdizionali federali in materia e sebbene assolutamente non esaustive della problematica e della casistica, possono certamente essere una fonte di riflessione e di suggerimento in vista dell'introduzione di una richiesta di scioglimento coattivo del vincolo per giusta causa.

Federica Ongaro

© Riproduzione riservata

Foto: Get Sport Media


* “(...)2. Lo scioglimento del vincolo per giusta causa non è ammissibile per gli atleti che, nella stagione sportiva al cui termine si richiede, abbiano fatto parte di rappresentative nazionali, regionali e provinciali, a meno che l’associato vincolante abbia ceduto il titolo sportivo o abbia rinunciato all’iscrizione ad un campionato. 3. Lo scioglimento del vincolo per giusta causa riconducibile a motivi di lavoro o di studio non è ammissibile per gli atleti vincolati con associati che, nella stagione sportiva al cui termine si chiede l’interruzione del vincolo, abbiano partecipato ai campionati nazionali di Serie A. 4. In caso di pronuncia di scioglimento del vincolo per giusta causa non imputabile all’associato l’atleta che sia abilitato alla domanda di riscatto è tenuto a corrispondere allo stesso sodalizio un indennizzo che, in difetto di accordo tra le parti, viene determinato dalla Commissione Tesseramento Atleti a norma dell’articolo 38 del presente Regolamento, ovvero, qualora non sia abilitato alla domanda di riscatto, è tenuto a corrispondere allo stesso sodalizio una somma, a titolo di rimborso spese, che viene determinata dalla Commissione Tesseramento Atleti in via equitativa con la delibera di scioglimento del vincolo. 5. Il versamento di tale indennizzo è condizione di efficacia del provvedimento per lo scioglimento del vincolo.6. La competenza a pronunciare lo scioglimento del vincolo ed a determinare l’ammontare dell’indennizzo appartiene alla Commissione Tesseramento Atleti le cui decisioni sono appellabili alla Commissione d’Appello Federale.

** A titolo esemplificativo a) incompatibilità a proseguire l’attività sportiva presso il sodalizio resistente per disinteresse societario; b) mancanza di programmi tecnici; c) impossibilità di proseguire presso il sodalizio vincolante un adeguato percorso di crescita tecnica; d) richieste da altri sodalizi iscritti a campionati di categoria superiore; e) esigenze personali di studio; f) esigenze familiari; g) incostituzionalità del vincolo sportivo; h) mancata sottoscrizione del modulo di primo tesseramento da parte degli esercenti la responsabilità genitoriale; i) mancanza certificato medico.
 
Top
pega
view post Posted on 8/9/2016, 17:22




dagospia.com

Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica”

Avrebbe dovuto colpire dritto al cuore la sindaca Virginia Raggi, ma la lettera preparata da Giovanni Malagò e dal suo staff per tentare un ultimo — forse disperato — assalto al Campidoglio per le Olimpiadi del 2024 sembra destinata a rimanere nei cassetti del numero uno del Coni.

Per corteggiare la prima cittadina, il primo sponsor dei Giochi capitolini aveva studiato una missiva del tutto particolare. Obiettivo: commuovere l’inquilina di Palazzo Senatorio, portando in dote le firme di tutti gli atleti che hanno vinto una medaglia a Rio.

La trovata a sorpresa si è però rivelata un autogol: il messaggio, almeno per ora considerato da alcuni degli sportivi interpellati un maldestro inchino al M5S per alcuni passaggi che poco avrebbero a che fare con lo spirito sportivo, ha fatto storcere il naso a gran parte degli atleti appena tornati in Italia dal Brasile.

Il loro rifiuto fa il paio con quelli dei leader del Movimento. Ieri, nel corso del comizio organizzato a Nettuno, sia Luigi Di Maio che Alessandro Di Battista hanno ripetuto che sul «no» a Roma 2024 il Movimento non transige.

Eppure Virginia Raggi, chissà, sarebbe probabilmente rimasta quantomeno lusingata da una lettera che chiosa con «un abbraccio sportivo» e fa appello «al suo amore di madre». «Ci siamo fatti onore — si legge nel testo sottoposto all’attenzione dei medagliati di Rio due giorni dopo la cerimonia di chiusura dei Giochi brasiliani —.

Abbiamo sofferto e gioito, vinto e talvolta perso, ma sicuramente abbiamo regalato all’Italia quelle emozioni che solo un’Olimpiade sa offrire. Se giochiamo insieme, nessuna partita potrà mai essere persa. Uniti si vince, lo ha dimostrato Lei diventando sindaco, lo abbiamo dimostrato noi vincendo a Rio. Non chiuda la porta di fronte a un’occasione irripetibile
».

Tra frasi da coach motivazionale e slogan da pubblicitario navigato, la missiva si avventura sul terreno minato della politica: «Roma è la nostra capitale e tutti noi siamo al suo fianco nelle battaglie che Lei sta conducendo per riportarla agli antichi splendori».

Su quest’ultimo passaggio si è bloccata la mano degli atleti pronti a firmare e a dichiararsi «felici di poter gareggiare ora, insieme, per conquistare un sogno, una speranza: Roma 2024». Troppo netto è sembrato l’appoggio al M5S capitolino e alla giunta Raggi per una parte degli sportivi romani, troppo lontane dagli interessi degli altri olimpionici gli effetti della sterzata grillina sulle sorti della capitale.

Così diversi degli atleti contattati non hanno risposto all’invito firmato di suo pugno da Giovanni Malagò il 24 agosto: «Al ritorno dalla esaltante esperienza di Rio, devo subito affrontare con ogni energia il tema della candidatura olimpica di Roma 2024».

Quindi la richiesta del via libera per aggiungere una prestigiosa firma d’oro, d’argento o di bronzo in calce al testo: «Ho pensato che potrebbe essere molto utile e importante che tu aderisca a questa lettera che vorrei inviare alla prima cittadina Virginia Raggi a nome di tutti gli atleti che hanno vinto a Rio». L’ultima preghiera di aiuto per i Giochi, senza un’adeguata revisione, sembra destinata a rimanere un Sos senza risposta.

Vi ricordate, CONI APOLITICO, questo personaggio rappresenta degnamente tutta la categoria dei CAPI italioti. Un perfetto PARACULO, con la faccia a CULO pronto a vendere anche l'anima di qualche suo "caro" pur di ottenere un personale TORNACONTO!
E tutto, #statesereni, sotto l'egida del GIGLIO MAGICO!


paraculo

Edited by pega - 8/9/2016, 18:39
 
Top
606 replies since 26/10/2013, 13:03   19618 views
  Share