Spunti di discussione., Varie ed eventuali!

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pega
view post Posted on 13/9/2016, 18:44 by: pega




Da una quindicina di giorni sono involontario ed inerme spettatore di un film la cui trama parla di un “difficile rapporto” tra una ragazza ed il suo (presunto) padrone e spasimante. Un continuo susseguirsi di episodi ed immagini “osceni” ambientati nelle immediate vicinanze della Torre Pendente e che vedono quali protagonisti una giovane atleta ed un (anzi, due) proprietario di orticello pallavolistico. Lei che lotta per sfuggire agli sgraditi artigli dell’agronomo(i) per porre fine a quel “rapporto”, lui (loro) che, pur avendola poco tempo prima ed in malo modo cestinata fuori dall’uscio dell’orticello, non vuole (vogliono) ora saperne di rinunciare alle sue prestazioni (sportive!). Il fatto più misterioso ed anche inquietante è che la ragazza non riesce a sapere a quale dei due agronomi (all’apparenza unitisi in cooperativa ma poi scopri che operano con autonome partite iva) lei appartenga. Chi se non la Confagricoltura Territoriale di Pisa, alla quale i due agronomi sono affiliati e la prestatrice d’opera è tesserata, può chiarire quel mistero? Bene, la ragazza vi si è rivolta ma a distanza di giorni e giorni il “caporalato territoriale” quel mistero non l’ha ancora saputo o voluto risolvere. Un film che da “critico” proibirei (con “giusta causa”) fosse proiettato in quello ed in tutti gli altri migliori (così loro si autodefiniscono) “orti pallavolistici”. Purtroppo quella non è l’unica “pellicola”, in circolazione ce ne sono molte altre “copie pirata”. Ben nascoste e delle quali mai potremo essere (s)fortunati spettatori e delle quali mai scopriremo l’esistenza. Come è poi finito il film? La lunga, pallosa e snervante proiezione purtroppo prosegue ancora. Personalmente mi auguro, per la ragazza, che qualche “caporalato”, capace in tempi passati di farlo (impropriamente) con quell’osceno del Petrini, sappia e voglia prendere in mano la situazione ed usare le indispensabili “cesoie censorie”, ponendo fine ad uno “spettacolo disgustoso”. Uno spettacolo che ancora una volta non consegnerà a tutti gli appassionati una bella immagine della pallavolo, uno spettacolo che ancora una volta si dimostrerà del tutto nocivo nei confronti dei “minori” e dei “giovani”.

RACCOLTA

Ps. Scusatemi, la mia recensione non poteva essere più esplicita, non poteva scendere più dettagliatamente nei particolari per rispetto della ragazza e dei suoi familiari. Ed allora perchè l’hai postato? Perché sono convinto che qualche “navigante” di passaggio e che doveva intendere abbia inteso.
Lo ripeto, la fine del film non la conosco. State però certi che quando ce ne saranno vi terrò informati degli eventuali sviluppi ed anche con maggior dovizia di particolari, non me ne mancano, su quegli “agronomi (che fanno anche i ristoratori!!!)”.
Lo ripeto, di tutto quanto sopra sono stato inerme spettatore e questo mi ha portato a riflettere su cosa possa io cominciare a fare di concreto, al di la di tante parole, per il bene di tanti/e ragazzi/e che giocano a pallavolo. Visto che uno dei miei passatempi preferiti è quello di andare a vedere partite dei campionati giovanili, il primo impegno che mi riprometto e prometto è quello di denunciare alle competenti Autorità Pubbliche situazioni anomale e di pericolo che si verifichino in impianti nei quali quei/quelle ragazzi/e vengono chiamati a disputare quelle gare. Dovranno essere quelle Autorità a stabilire se le società mettano o no a disposizione impianti che rispondano in pieno alle vigenti Norme sulla Sicurezza, dovranno essere loro a stabilire se nel rilasciare le “omologhe” alle società gli organi federali abbiano tenuto conto o no delle medesime Norme. Alcuni esempi, gli impianti dei Passi, di via S.Zeno, di via Possenti, di via di Padule e di Oratoio a Pisa, Marconcini Pontedera, di via Genova Fornacette e le banti di S.Croce, con la presenza di decine e decine di persone assiepate a ridosso del campo di gioco rispondano ai necessari e dovuti requisiti? Personalmente ritengo di no, ma deve essere qualcuno più competente di me a deciderlo!.
Potrò così anche sincerarmi se, come affermato dall’assessore e pres. Coni, Pisa per i suoi impianti meritasse la “patacca” di città europea dello sport. Potrò anche sincerarmi se la candidatura della Toscana, avanzata dall’esimio Eugenio, ad ospitare le Olimpiadi 2024 abbia fondamento o sia invece il frutto di qualche insalubre colpo di sole.
 
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