www.fisport.itGuerrini (Azzurra) «Non siamo state aggressive»LA SCONFITTA di San Mariano è arrivata come un fulmine a ciel sereno in casa Il Bisonte. Nulla di compromesso in ottica promozione, anche perché le azzurrine sono ancora in testa con le umbre, ma lo stop costituisce un campanello d’allarme dopo un inizio di torneo quasi perfetto. «Rispetto alle prime gare – ammette il capitano Annalisa Guerrini – abbiamo giocato malissimo, ma ci sono anche le avversarie: loro hanno dato il meglio, e quello di San Mariano per noi è un campo stregato. Alla fine però abbiamo strappato un punto, e il ko è meno pesante».
Certo è che avete fallito il primo test stagionalee...
«E’ vero, e tanto ha giocato anche l’aspetto mentale: loro ci hanno preso bene le misure, e noi abbiamo perso sicurezza. Forse dovevamo essere più cattive nel secondo set: chiudendo uno dei due set-point sarebbe stata un’altra gara...».
E’ stato quello il momento decisivo?
«In realtà di bischerate ne abbiamo fatte anche prima e dopo. Non abbiamo seguito al meglio le indicazioni e ci siamo un po’ perse».
Problemi di gioventù, di condizione o di gestione?
«Un po’ tutto. Gli acciacchi e l’inesperienza influiscono, ma è anche vero che dobbiamo riuscire a distribuire meglio il gioco. C’è da lavorare molto su questo, non abbiamo ancora un’identità precisa e il potenziale è in parte inespresso».
Si può dire che siete Bianchini-dipendenti?
«Purtroppo o per fortuna direi di sì. In una squadra ci vuole la punta di diamante, e lei è la nostra: lo ripeto, dobbiamo variare di più il gioco, ma è chiaro che nei momenti clou ci dobbiamo affidare alle nostre stelle, lei come la Biccheri».
Che a San Mariano è sparita...
«Ci sono partite in cui la pressione è più alta, soprattutto per due giovani come loro, e noi non abbiamo fatto niente per aiutarle, anche perchè non funzionando il gioco ci aspettavamo sempre tanto da loro. Io però le difendo, e dico una cosa».
Prego..
«Se giochiamo al massimo le battiamo senza dubbio: San Mariano è meno forte rispetto all’anno scorso, mentre noi lo siamo di più. Le aspettiamo».
Intanto domenica arriva il Cagliari, altra pretendente alla promozione.
«Oggi la classifica dice questo, ma prima delle avversarie dobbiamo lavorare su di noi. E’ ovvio che conta il risultato, ma non dobbiamo fare voli pindarici, sennò si rischia di rimanerci male».
Andrea Pratellesi - La Nazione