CITAZIONE (gibbo2 @ 16/7/2014, 13:46)
Mi scusi gibbo2, ma non ho capito il motivo ed il senso del pubblicare la lista dei buoni intenti decantati dal
Comitato Territoriale di Pisa. Magnifico programma, ma quanto ne è stato realizzato finora e quanto ne sarà realizzato?.
Un vecchio proverbio recita
“di buoni propositi è pieno l’inferno”.
E’ bene precisare subito che le mie successive constatazioni le ho già esternate pubblicamente durante lo svolgersi di assemblee federali rivolgendomi direttamente ai diretti interessati ricevendone risposte di comodo e talvolta non poco risentite.
Dato che per me
“l’inferno” sono i centri di potere (anche politici), le lobby ed i burocrati che da decenni abitano nei palazzi dello Sport Italiano, e non ho mai mancato occasione per farne pubblica denuncia, ne approfitto per fare alcuni rilievi sulla composizione del
Comitato su citato e, senza volerne mettere in discussione la legittimità tantomeno discreditarlo, chiedo la vostra opinione se non ci sia da riflettere su possibili incongruenze sui ruoli ricoperti e l’eventualità che si prefiguri un vero e proprio conflitto d’interesse anche in sede locale.
Non si può non convenire che al vertice ci sia un vero e proprio duopolio (societario) e qualche incarico (familiare) di troppo.
Presidente: Roberto Ceccarini (
Team Manager maschile Pall.Ospedalieri)
Vice-presidente: Alessandro Del Seppia (
D.T. Turris)
Consiglio di comitato: Basilischi Franco, Del Seppia Alessandro, Duè Paolo (Consigl
iere Turris), Maurizio Bellandi (
Turris f. vedere foto e articolo su
www.turris.pisa.it/femminile/)
Centro di qualificazione provinciale:
Coordinatore Paolo Duè, Alessandro Del Seppia, Marco Bardelli (
non eletto e dirigente pall. Ospedalieri), Maurizio Bellandi
Gestione sito: Leonardo Ceccarini (
figlio presidente)
Commissione giudicante:
Coordinatore Stefano Crecchi (
cognato presidente), Tiziana Crecchi (
consorte presidente)
Vi faccio presente che il
Codice Coni in merito alla giurisdizione nello sport recita:
Cap. 10. Prevenzione dei conflitti di interessi
I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell'ordinamento sportivo sono tenuti a prevenire situazioni, anche solo apparenti, di conflitto con l'interesse sportivo, in cui vengano coinvolti interessi personali o di persone ad essi collegate.
Il
Diritto Sportivo recita:
Organi della giustizia sportiva
Il giudice sportivo deve essere terzo e deve essere imparziale
Deve essere garantito il principio secondo il quale ciascuno ha diritto ad essere giudicato da un soggetto terzo e neutrale. Questa disposizione si affianca all’art. 111 della Costituzione della Repubblica ove si stabilisce che Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti ad un giudice terzo ed imparziale
Ricusazione e astensione di componente di organo giudicante
Ciascun singolo componente di un organo Giudicante può essere ricusato per varie situazioni di incompatibilità; tra le più qualificanti possiamo annoverare:
a) se ha dato o può dare consigli o manifestato il suo parere sull'oggetto del procedimento fuori dell'esercizio della funzione giudicante;
b) se alcuno dei prossimi congiunti del giudice o del coniuge è offeso o danneggiato dall'infrazione.
Ora, a seguito della recente disfatta brasiliana, tutti (i più falsamente perché in quel piatto ci hanno mangiato e vogliono continuare a mangiarci) chiedono che il calcio e lo sport si rinnovino. Forse “
rottamare” piacerebbe anche a
Malagò ma i decennali “
poteri forti” del
Coni (ve ne riferirò nomi e biografie) lo immobilizzano e lo ammutoliscono come nel caso di
Carlo Tavecchio la cui
nobile biografia recita:
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Tavecchio
nato Ponte Lambro, 13 luglio 1943 è un dirigente sportivo e politico italiano …(
wikipedia)….
…
http://www.blitzquotidiano.it/sport/carlo-...e-figc-1917626/è stato
processato e c
ondannato cinque volte: condanna a 4 mesi di reclusione nel 1970 per falsità in titolo di credito continuato in concorso, 2 mesi e 28 giorni di reclusione nel 1994 per evasione fiscale e dell’Iva, 3 mesi di reclusione nel 1996 per omissione di versamento di ritenute previdenziali e assicurative, 3 mesi di reclusione nel 1998 per omissione o falsità in denunce obbligatorie, 3 mesi di reclusione nel 1998 per abuso d’ufficio per violazione delle norme anti-inquinamento, più multe complessive per oltre 7.000 euro. (
Emiliano Liuzzi, Il Fatto Quotidiano).
Possiamo veramente sperare un futuro migliore per tutto lo sport italiano?
Petrini Gabriele