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Gran Prix: Italia, che fatica! Contro la Thailandia serve ancora il tie-breakAzzurre costrette ancora all'inseguimento contro le più modeste asiatiche
di Fabio Pintus
fatica_italia_400ITALIA-THAILANDIA 3-2 (24-26 19-25 25-22 25-15 15-12)
ITALIA: Rondon 4, Del Core 13, Arrighetti 18, Ortolani 6, Costagrande 12, Crisanti 13. Libero: Leonardi. Bosetti 9. Non entrate: Anzanello, Ferretti, Barcellini, Garzaro. All. Barbolini.
THAILANDIA: Thinkaow 17, Sittirak 15, Apinyapong 12, Hyapha 7, Tomkom 4, Kanthong 8. Libero: Pannoy. Kaesing 2, Luangtonglang 1, Chaisri 1. Non entrate: Supamool, Sukmak. All. Radchatagriengkai
ARBITRI: Niim (Isr) e Kraft (Ger)
Spettatori: 1900. Durata set: 26, 25, 26, 22, 16.
Italia: bv 1, mv 1, et 31.
Thailandia: bv 7, mv 6, et 33.
ALMATY - Come prima, più di prima: la seconda uscita kazaka della nazionale di Barbolini si rivela ancora una volta, dopo la rimonta con brivido compiuta ventiquattr'ore fa, una partita dai due volti per le azzurre. Contro un avversario di caratura decisamente inferiore, l'Italia perde il secondo punto in due giorni, riuscendo a salvarsi nuovamente solo in extremis dopo una rincorsa durata oltre due set. Male l'atteggiamento di sufficienza messo in mostra nel primo parziale, quando pure il pallino del gioco era saldamente in mano di Del Core e compagne, malissimo la reazione del secondo parziale, quando le azzurre sono state letteralmente travolte dall'entusiasmo delle asiatiche. La scintilla si è vista solo a metà del terzo set quando, agevolate anche dalla spia della riserva accesa tra le fila avversarie, le azzurre hanno trovato il modo di rimettere in piedi la partita, fino alla rimonta definitiva.
IL TEMA - Contro la Thailandia l'Italia ripete l'errore commesso ieri, cogliendo l'atteggiamento vincente con due set abbondanti di ritardo. Buon per le azzurre che le avversarie finiscano la benzina sul più bello e, soprattutto, che Rondon riesca a correggere in tempo la tattica di gioco affidandosi con più continuità ai due centrali, in più occasioni più efficaci dei martelli, parsi un po' tutti con le polveri bagnate.
LA MIGLIORE - Arrighetti ha agito da leader: quando chiamata in causa si è caricata la squadra sulle spalle offrendo un solido punto di riferimento alla regista Rondon e dimostrandosi un baluardo invalicabile a muro. Inoltre, prima tra le sue, ha spinto sull'acceleratore in battuta, facendo saltare gli equilibri ricettivi delle avversarie. Note di merito anche per Crisanti, come la compagna di reparto decisiva a più riprese, e per la regista asiatica Tomkom, una vera e propria furia per i primi tre set: il suo estro è stato il motore della squadra che, non a caso, è calata sulla distanza con lei.
NON E' ANDATO - Oltre al già richiamato atteggiamento non impeccabile delle azzurre, a far la differenza in negativo sono state nuovamente la distribuzione del gioco e l'aggressività in battuta, senza contare la giornata non certo brillante dei martelli azzurri. Non a caso la svolta è arrivata dalle due centrali, Arrighetti e Crisanti, le migliori in battuta e le uniche che, una volta chiamate in causa, hanno saputo rispondere a tono alle attaccanti avversarie. In tal senso, l'Italia paga anche la mancanza di alternative in regia: con Ferretti ancora out per qualche fastidio fisico, nei momenti di difficoltà Rondon è costretta comunque a rimanere in campo e questo mina, alla lunga, la sua lucidità.
LA PARTITA
1° set - Coach Barbolini conferma il duo centrale Arrighetti-Crisanti, per il resto l'Italia si presenta in campo con la medesima formazione che ha chiuso la partita d'esordio: Ortolani opposta a Rondon, Costagrande e Del Core in banda, Leonardi libero. Thailandia distratta nelle prime fasi dell'incontro, le azzurre ne approfittano con Costagrande per il primo sprint (8-4). Al rientro in campo le asiatiche crescono in fase di recupero e nel gioco in velocità, arrivando con Pleumjit fino al 8-7. Azzurra risponde aumentando la pressione al servizio, Del Core scatenata fa il resto: 13-9. Nella fase centrale del parziale l'Italia si complica la vita con una gestione dell'errore non ottimale (16-13, 18-17). L'avvicendamento Ortolani-Bosetti non scolla di dosso l'avversario: le azzurre perdono lucidità e la Thailandia agguanta il pari (23-23). Quando l'opposto azzurro viene fermato dal muro asiatico (23-24), l'Italia perde definitivamente la testa: Costagrande tenta di metterci una pezza (24-24), ma la ricezione in difficoltà costringe Rondon all'errore fatale (24-26).
2° set - Continua il calvario azzurro: la Thailandia, pigliatutto in difesa, mostra i muscoli anche al servizio; dall'altra parte della rete si moltiplicano gli errori di Del Core e compagne (2-8). La ricezione italiana continua a far acqua, non facilitando il compito a una Rondon già in difficoltà: sul 4-12 coach Barbolini ha già speso entrambi i suoi time-out. L'ingresso di Bosetti su Costrande non risolve i problemi di seconda linea per l'Italia, che anzi accusa un ritardo ancora più pesante (6-16). Ciò che manca in tecnica e prestanza fisica, la Thailandia lo mette in grinta e agonismo (15-22); l'Italia si vede invece solo a sprazzi, alternando buoni spunti (Crisanti, 19-24) a errori grossolani come il servizio out di Bosetti che vale lo 0-2 (19-25).
3° set - Bosetti resta in campo, ma i temi dell'incontro non cambiano: Thailandia attenta in difesa e pungente al contrattacco, Italia disordinata e troppo scontata (3-6). Tomkom mobilita tutte le sue attaccanti ed è la pipe di Kanthong a firmare il 5-8 al primo tempo tecnico. Rondon coinvolge di più i centrali, Crisanti risponde presente (12-13); si vede qualche crepa nella granitica motivazione asiatica e il sorpasso è servito: 16-14. L'Italia cresce nel muro-difesa e affronta con maggior pazienza ogni scambio. I frutti li coglie Del Core, che con una serie di colpi di precisione agevola la fuga azzurra (22-15). Sembra fatta, ma il servizio avversario torna a far male (24-22). Ortolani riguadagna il campo per Bosetti ed è proprio lei, dopo una battaglia all'ultimo pallone, a conquistare il decisivo 25-22.
4° set - Bosetti torna nello starting six e con Crisanti scava il solco a muro (5-1). Costagrande ferma il ritorno avversario in corrispondenza del primo stop (8-5). Rondon ribadisce l'ottimo momento a muro per l'Italia, le asiatiche cominciano ad accusare la pressione e sbagliano gratuitamente (11-6). Si viaggia sul filo del cambio-palla fino al secondo tempo tecnico (16-10), poi grazie al continuo lavoro di opposizione in prima linea l'Italia trova il break decisivo (23-13). Arrighetti in primo tempo chiude 25-15.
5° set - Flash-start Italia: 4-0. La Thailandia tenta la reazione sfruttando la manovra in velocità e il muro: 6-4, time-out Barbolini. Del Core di potenza manda le squadre al cambio di campo (8-6). Le asiatiche non vogliono mollare l'osso e danno il tutto per tutto in difesa (10-9), fino ad agganciare l'Italia a quota 11. Arrighetti e Costagrande tentano il colpo di reni (13-11), che Bosetti trasforma in ace nella seconda vittoria azzurra: 15-12.