MONDIALI FEMMINILI - ITALIA 2014

« Older   Newer »
  Share  
gibbo2
view post Posted on 26/9/2014, 12:46 by: gibbo2
Avatar

Super Intenditore di Volley

Group:
Administrator
Posts:
21,417

Status:


www.barivolley2014.it

25-09-2014: HYBRID6, L'INNOVATIVO SCHEMA GIAPPONESE

2014-09-25_Japan_gruppo


#barivolley2014 - Lo abbiamo visto già nelle gare del Grand Prix e mister Manabe lo sta riproponendo in queste prime gare dei Campionati Mondiali di Pallavolo Femminile Italy2014: il modulo di gioco ribattezzato “Hybrid 6”, lo schema di gioco che non prevede l’utilizzo dei centrali in campo, o più precisamente ne prevede un utilizzo limitato. Lo starting six del Giappone, è composto infatti dalla diagonale tra palleggiatrice ed opposta, ruolo in cui nella prima gara sono state impiegate Nakamichi Hitomi (2) e Sakoda Saori (16), mentre nella seconda Miyashita Haruka (19) e Ebata Yukiko (14). Rispetto alo schema classico di gioco, viene invertita poi la disposizione in campo delle schiacciatrici e delle false centrali. I ricettori attaccanti sono il capitano Kimura Saori (3) e Shinnabe Risa (13), mentre nell’altra diagonale in queste prime due gare abbiamo visto alternarsi principalmente Nagaoka Miku (1), Ishida Mizuho (9) e Ono Kana (17). Anche nel ruolo di libero c’è stato un avvicendamento tra la prima e la seconda gara tra Sato Arisa (5) e Tsutsui Sayaka (18). In sostanza il Giappone con la palleggiatrice in prima linea utilizza prettamente gli attaccanti di posto 4 e posto 2, con la regista che resta a centro rete anche nella fase di muro/difesa. In queste tre rotazioni, i ricettori attaccanti restano in zona 4, mentre le false centrali attaccano da zona 2. Quando la palleggiatrice è in seconda linea, le centrali restano in zona 3 e nella gara contro il Belgio abbiamo visto parecchie giocate soprattutto con la Ono Kana, a fine gara in doppia cifra con 11 punti all’attivo. Ricercata tantissimo è la pipe che le giapponesi riescono ad estremizzare all’ennesima potenza e che nelle rotazioni di P4/P3/P2, gioca sempre l’opposto, che resta in zona 6 anche per difendere, mentre i ricettori attaccanti difendono invece in zona 1. Ovviamente, questo schema di gioco comporta una disposizione rotazione per rotazione diversa da quelle standard in fase di ricezione. A precisa domanda sulle origini di questo schema di gioco, il tecnico giapponese Manabe Masayoshi ha risposto così: “ho dovuto tenere conto delle caratteristiche fisiche delle nostre giocatrici, che in questo momento sono di un’altezza ben diversa dalla media. Quindi ho cercato di individuare una formazione tale da permettere di ottimizzare al meglio la realizzazione dei nostri punti”. Sicuramente la difficile lettura di gioco da parte del sistema muro/difesa avversario, rappresenta un punto a favore di questo modulo. Avere sempre attaccanti di posto 4 e posto 2 costringe gli avversari a non poter mai trascurare metri di rete nella posizione di partenza del muro e la velocissima pipe impedisce anche al centrale opzioni preventive su un lato della rete. Ovviamente il Giappone ne perde di qualità e centimetri a muro, ma le nipponiche cercano di compensare a questo fondamentale con una dedizione meticolosa al sistema difensivo.
 
Top
28 replies since 23/9/2014, 12:02   289 views
  Share