Il mio viaggio in USA per "imparare ad allenare", Da allenatore vincente a allievo "inesperto"

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iago10
view post Posted on 2/7/2015, 08:22




scrivo queste righe semplicemente per condividere e far conoscere.
Il mio è semplicemente desiderio di comunicare per incuriosire altri allenatori, per offrire una piccola finestra su un mondo molto lontano dal nostro quotidiano.
Sono Matteo Maltinti, toscano, da anni allenatore alla Folgore San Miniato, ho deciso di trascorrere la mia estate scoprendo il volley negli stati uniti.
Qui racconto la mia avventura www.volleyinviaggio.altervista.org se vorrete mettere sul vostro sito, un piccolo link, un breve articolo, qualunque cosa possa semplicemente segnalare ai vostri utenti la sua esistenza ne sarò lieto.
Se nel frattempo come forma educata di scambio vorrete mettere un banner sul mio blog ovviamente nessun problema.
Resto a vostra completa disposizione per qualunque ulteriore forma di chiarimento.

Grazie

Logan+Tom+Olympics+Day+3+Volleyball+_h4HxDWcws4l
Eccomi di nuovo qui. Con due premesse fondamentali.
La struttura, in Italia non credo esista niente di simile, privata, solo per la pallavolo, sei campi regolamentari uno accanto all’altro. Il fondo è fatto di piccole mattonelle plasticose, niente di eccezionale ma sicuramente funzionale per la pulizia.
Sala fisioterapica, con macchina del ghiaccio e vasche per l’immersione nel ghiaccio.
Sala video, sala riunioni, negozio specializzato in materiale da volley, del team stesso ma anche generico, una quantità spropositata di palloni, di una marca americana non meglio identificata, qualità media niente di eccezionale.
Seconda premessa, la qualità delle bimbe vista oggi non era altissima, si tratta di un minicamp di 2 giorni a cui partecipanto le bimbe dei gruppi B e C della società stessa, come trial per essere eventualmente promosse, oppure bimbe di società limitrofe.
Anni indicativamente dai 10 fino ai 16, non sono presenti nessuna delle atlete facente parte dei gruppi A della società che organizza.
Butler che è il capo allenatore ha guidato ogni esercizio, , tutte hanno fatto le stesse identiche cose, senza distinzioni per ruoli, con piccoli aggiustamenti per le più piccole, fatti direttamente da un’altra allenatrice presente nella struttura.
Partiamo dalla metodologia, nessuno cammina, mai, quando ha fischiato per far iniziare il Camp, tutte sono corse verso di lui, l’unico che camminava su 150 persone ero io. Eccesso, per gli allenatori intendo, ma ottima abitudine per le atlete, ma immagino qui sia cosi per qualunque sport in qualunque contesto.
Ha spiegato il camp mentre non volava una mosca, ma questo ci sta, probabilmente è un allenatore che gode di ottima stima.
Poi sempre parlando di metodologia, non si ripete mai un’azione, ne nell’esercizio a coppie, ne in battuta o ricezione e neppure nella fase gioco.
Se fai una cazzata sono problemi tuoi.
Nessuno commenta, rallenta, si distrae o non sa cosa deve fare. Gli esercizi erano comunque abbastanza semplici come modalità esecutiva.
Ci sono correzioni tecniche dentro l’esercizio ed ogni cosa ha un conto, tipo 10, 10 a destra e sinistra, oppure giro ogni 2 ricezioni etc etc, niente va a tempo.
Dicevamo svolgimento e tecnica, riscaldamento dinamico, qualche esercizio per la rapidità dei piedi, uno carino, per me nuovo, skip con le braccia tese in posizione di muro, mi è stato detto per enfatizzare il lavoro di piedi ed intanto avere controllo su core e spalle. o
Poi palla a coppie, una serie di esercizi, poco tecnici fatti di movimento a coppie, ball handling per loro, in palleggio, in bagher, ed in attacco.
Qui prima osservazione più specifica, nessuna, ma proprio nessuna piega i gomiti.
Anche la più scarsa tiene i gomiti bloccati durante l’esecuzione del bagher e spingono unendo il bagher abbastanza basso, per capirsi dalle ginocchia fino a bloccarsi prima della linea delle spalle. Domani faccio un breve filmato.
Ma non è tanto la tecnica, quanto il concetto evidentemente basilare del fatto che il bagher non prevede il piegamento dell’angolo del gomito.
Sul palleggio nessuna osservazione particolare, a loro interessa più il movimento delle mani in questa fase, tenete però sempre conto che si tratta di un camp.
Poi attaccoe, classica scuola americana, altissima abilità nel tenere il pallone, però livello non eccelso, poche chiusure fluide spalla, gomito, polso. Pochissimo controllo sul braccio non schiacciante, brutte salite poco fluide e brutte uscite fuori dalla linea del corpo.
Correzioni tecniche, qualcuna, ma solo per le atlete interessanti, classico di un camp.
Poi le cadute difensive.
Tuffo avanti da piedi paralleli, tuffo avanti ad 1 piede, rullata (rullano sulla schiena e non sulla spalla) e scivolata laterale.
Il tuffo è proprio quello del maschi, ma non è previsto l’intervento ad 1 mano, la richiesta è di scivolare sugli avambracci, ma poche in realtà lo sapevano eseguire, il richiamo per tutte è stato comunque avere confidenza con il terreno.
Sulla rullata niente di eccessivo, credo che probabilmente la scelta schiena o spalla per rullare sia passibile di diverse interpretazioni, unica cosa anche qui zero interventi ad 1 mano è sempre e solo bagher, talvolta a mio parere con pochissima parabola, perchè se cadi e non spingi di braccia la palla tanto alta non ci va mai, questo però si collega anche a queste nuove cadute, più simili ai maschi dove il petto rimane rivolto molto verso il terreno e quindi non c’è angolo per l’uscita delle braccia.
Dopo battuta, tutte salto flot, chi ad 1 piede, chi a 2, richiesta di soli 2 passi, altra questione su cui si può essere d’accordo o meno.
Poi battuta e ricezione, ritmo altissimo, battitori sui panconi, ricettori che cambiavano ogni 5 ricezioni, gente che per recuperare effettivamente corre, nessuno che apre bocca, partenza sempre a spalle avantissime rispetto alla linea dei piedi, braccia semipiegate e leggermente avanti. Non ci sono mai state richieste tecniche.
Poi muro, aggeggio interessante da palestra, un rotolone di moquette lungo tipo 12 metri con sotto uno spessore tipo imbottitura delle custodie per macchine fotografiche, alto tipo 5/6 cm messo sotto la rete, sbucava tipo un metro e mezzo per ogni campo, attutisce le problematiche da ricaduta e non scivola in qua a la. Muro obbligatorio incrocio salto, tutte partono strette evidentemente e tutte devono sbracciare, completamente come per l’attacco. A me non convince soprattutto per le atlete molto alte. Esprimete opinioni.
Poi uscite da rete per contrattacco dopo il muro, uscita classica scuola americana girandosi e correndo tre passi e sei pronta per il contrattacco, questo mi piace.
Poi attacco con autolancio prima dai 3 metri, poi dai 6 metri, tutta diagonale, niente parallela, richieste tecniche, STRONGER, nel senso di più energia. Poi pausa, pomeriggio stesso warm up e ball handling con piccole variazioni, poi fasi gioco 3 vs 3 a due tocchi con attacco obbligatorio piedi a terra, poi in salto, poi 4 vs 4 con diagonale quindi giocavano il 3 (palleggiatore) il 4 il 5 ed il 6, uscite di attacco possibili il 4 e la pipe. Poi 5 vs 5 palleggiatore in 3, poi 6 vs 6. Sempre su free ball.
Osservazioni, vanno a diecimila, coprono sempre e fanno lo spostamento difensivo sempre a busto in avanti con le braccia semipiegate. La palla è una palla 5 sempre, niente palla alta, mai, ci riescono? No o meglio si arrangiano, pochissimi colpi forti puliti, ma azioni molto lunghe, tante uscite di extraruotato perchè su questa palla spinta non hanno tempo ed i palleggiatori non erano eccezionali.
A me non generale non convince, ma questa capacità di muoversi continuamente è obbligatoriamente figlia di molte free ball e dell’idea che giocare viene prima del “tirasudiecicentimetridipiuilmignolosinistro”.
Correzioni solo per le lunghe. Sensazioni finali, hanno un atteggiamento da atlete impensabile in italia, figlio di una cultura troppo diversa, ed hanno delle atlete che noi ci sognamo, ho visto un 2002 di colore che tocca 3.20, però in generale sono molto più atlete delle nostre, nessuna anche le scarse ha problemi a colpire, tutte hanno buone spalle, eccellenti tenute in difesa ed ottimi piedi. Il livello è molto alto atleticamente se considero che mi hanno detto gli altri allenatori che il gruppo era medio.
Domande? Opinioni? Chiedete o commentate perchè cosi anche io riesco a mettere a fuoco.
Non allego il programma dell’allenamento perchè tanto non era niente di eccezionale come sequenza di esercizi.
Domani faccio video, mi hanno detto che non ci sono problemi.
 
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