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Spongy
icon9  view post Posted on 21/5/2015, 10:55 by: Spongy




Mi sono iscritto da pochi giorni a questo forum e oggi, avendo un po' di tempo libero, mi sono letto queste notizie.

Sabato scorso sono stato a seguire un corso d'aggiornamento tenuto da "una certa" Francesca Vannini (ex Nazionale, ex giocatrice di Serie A1, attuale allenatrice de Il Bisonte Firenze) e sono rimasto basito dall'umiltà. Una persona disponibile ad imparare e a condividere con altri il frutto del proprio sapere e della propria esperienza (nettamente superiore alla mia... e non di poco).
Sfortunatamente vedo che queste persone sono sempre più rare. Temevo che fosse peculiarità della mia Società, ma "fortunatamente" vedo che ne esistono tanti di casi.
Io, personalmente, non riesco a capire quelle persone che non vanno mai a vedere un allenamento, che non si informano, che non chiedono il "come" o il "perché" di certe cose, nella pallavolo come nella vita.
Io, quando avevo un po' più di tempo libero, andavo a seguire allenamenti di squadre più evolute, come anche di minivolley.
Per certe persone ci sarebbe un'unica soluzione... :chair.gif:

Per quanto riguarda il fatto di Arianna Cicogna mi trovo abbastanza concorde coi genitori. Premesso che sono totalmente ignorante per quanto riguarda i procedimenti burocratici che stanno dietro al tesseramento di un atleta, io trovo che l'interesse principale di un allenatore (e quindi, indirettamente, della Società stessa) sia crescere l'atleta... e quindi essere felice di riuscire a mandare tale atleta a giocare in una Società più prestigiosa o in una categoria più alta.
Personalmente sono stato orgoglioso di aver allenato una ragazzina che ha vinto (la stagione che l'ho allenata io) il Trofeo delle Province con la propria Selezione. Conosco anche un allenatore che ancora, a tanti anni di distanza, si fregia del fatto di aver allenato Marika Bianchini (fresca Campionessa d'Italia), ma nonostante questo non ha nemmeno provato a trattenerla, sapendo che sarebbe potuta arrivare a tali livelli.
E' vero che piace a tutti vincere e tenersi le atlete più forti per provare a raggiungere un risultato migliore degli anni passati, ma questo non deve ostacolare la crescita fisica, mentale, tecnica e tattica di un'atleta... soprattutto minorenne.

Esprimo la mia vicinanza alla famiglia della piccola Alessia Berruti e ai due fratellini Elena e Gabriele. Da mie esperienze passate so per certo che non ci sono parole per esprimere ciò che è successo.
Ciao Alessia, ciao Alessandro, ciao Beatrice.... riposate in pace.
 
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606 replies since 26/10/2013, 13:03   19618 views
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