Delibere Consiglio Federale

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gibbo2
view post Posted on 30/11/2013, 09:49 by: gibbo2
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Beach Volley
venerdì 29 novembre 2013
Caso Cicolari: Ero scomoda a Lissandro". "Omertà Fipav"

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Cicolari - Lissandro - Menegatti, bei tempi andati...


MODENA - Nuova intervista a Greta Cicolari sul portale Roma Post.

Greta non abbassa il tiro, anzi. Nuove rivelazioni che la Federazione, a prescindere da torti e ragioni, dovrebbe comunque appurare per la trasparenza del proprio settore beach volley.

Intanto la beacher bergamasca fa causa alla Fipav.

Alcuni passaggi dell'intervista

Qui si parla della scelta del Ct di separare la copia Menegatti-Cicolari

Come spieghi quella scelta?
"Ero diventata una persona scomoda per l’allenatore, soprattutto a livello personale".

"Per diversi motivi [...] Tra questi motivi c’è la richiesta che il ct mi fece di utilizzare il mio nome per un suo progetto. Ho rifiutato e una decina di giorni più tardi è arrivata la scelta di allontanarmi da Marta".

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Quale progetto? Esterno alla Federazione? Personale del Ct? La Fipav Lo sa?
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Qui le accuse alla Fipav...

..."sono stata completamente abbandonata a me stessa. Mi hanno detto che non sarei partita per gli Stati Uniti (per il Long Beach Grand Slam del 22-26 luglio) e nessuno, dalla federazione o dallo staff tecnico azzurro, si è fatto più vivo per un po’. E’ stato un momento bruttissimo. Successivamente mi hanno detto: “Trovati una compagna da sola perché sei fuori dalla nazionale”

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Ingiustizia sportiva...

Con queste premesse puoi vincere senza difficoltà il ricorso alla commissione d’appello federale (la sentenza ci sarà nei prossimi giorni)…
"Non credo proprio, non cambierà nulla finché il giudizio sarà nell’ambito della mia federazione. Io la chiamo ‘ingiustizia sportiva’, non giustizia. Confido di farcela quando usciremo fuori dall’ambito federale e andremo davanti al Tnas del Coni. Hanno messo in atto un’azione persecutoria contro di me. Tutto quello che dico è documentato. Ho le loro e-mail scritte e le userò per difendermi. Vi dico anche che hanno aperto un altro procedimento disciplinare nei miei confronti dopo che ho fatto presente alla federazione un problema che avevo avuto con lo staff medico. Invece di indagare, mi hanno risposto che dico il falso. Ho scritto al presidente del Coni, voglio parlarci, non può accadere che un tesserato che ha un contenzioso con la propria federazione venga giudicato da quella stessa federazione. C’è un conflitto di interessi".


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L'intervista prosegue sul caso dell'audio con lo sfogo del dirigente federale


La Fipav, in un comunicato, ha espresso solidarietà al general manager Conti, che ti aveva offeso. Non è inquietante?
Sì. Non mi piace parlare di mafia, che è qualcosa che in Italia ha portato morti, ma il sistema della federazione è qualcosa di simile: se parla uno, rischia di crollare tutto. Se fai fuori uno così potente (è riferito a Conti, n.d.r.) c’è il rischio che parli, di conseguenza devono dargli solidarietà. La cosa terribile è che squalificano me per un tweet che non è neanche mio e difendono un dirigente che offende me, mio padre e i miei fratelli. Il messaggio che passa è che ha fatto bene. Anzi, la prossima volta che un dirigente minaccerà una ragazzina di 15 anni, e non di 31 come me che ho trovato il coraggio di parlare, tutti dovranno stare zitti. Perché se (Conti, n.d.r.) lo ha fatto una volta, lo può rifare ancora e andiamo avanti così. C’è un contorno di omertà che non mi piace.



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Viene poi chiesto: Il tuo coraggio può essere d’esempio per altre atlete che si trovano nella tua stessa situazione?
"Certamente. La forza per parlare mi è stata data da tante colleghe, anche più famose di me, che mi hanno incoraggiato e mi hanno rivelato di aver subìto le stesse cose, se non peggio, da parte di dirigenti e società. Qualcuna in passato ha anche parlato mentre in tante hanno avuto paura. Io non c’è la faccio più a stare sotto un’istituzione che mi tratta come un animale. C’è stata una riunione a luglio in cui non riuscivo a entrare per quanto piangevo, avevo paura, ero nel panico: erano otto dirigenti contro di me e a nessuno fregava delle mie condizioni psicologiche. Voglio essere rispettata come donna, è stato penoso sentirmi dire da loro che a 31 anni devo pensare a fare un figlio. Un datore di lavoro non può permettersi di dire a una donna cosa deve fare della propria vita. E’ tutto documentato, me lo hanno detto a voce ma anche via e-mail".





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Fipav Piemonte: Il volley riorganizza il suo territorio


TORINO - La Consulta dei Presidenti Provinciali ha approvato all’unanimità la proposta di riorganizzazione da sottoporre al Consiglio Federale del 14 e 15 dicembre, che prevede la suddivisione del Piemonte in tre comitati territoriali: il primo comprendente l’intera provincia di Torino, con la collaborazione della Valle d’Aosta per i campionati maschili, il secondo con l’unificazione dei territori delle province di Cuneo, Asti e della zona di Acqui Terme, ed il terzo comprendente le attuali province di Verbania, Novara, Vercelli, Biella ed Alessandria, esclusa naturalmente la zona di Acqui Terme.

Tale riorganizzazione, richiesta dal Consiglio Federale, porterà a una miglior distribuzione quantitativa e qualitativa di tutta l’attività agonistica e promozionale, e dovrà prevedere l’elezione di Comitati Territoriali più grandi con il numero dei consiglieri che passerà dagli attuali 4 a 6 e che godrà della rappresentanza di tutte le province coinvolte in questa nuova struttura territoriale.

I tre Comitati avranno un organico rispettivamente di:

- 91 società aventi diritto voto per il Comitato Territoriale Torinese

- 43 società aventi diritto voto per il Comitato “delle Langhe” (Cuneo+Asti+Acqui)

- 60 società aventi diritto voto per il Comitato Territoriale “Piemonte Est”

“Sono pienamente soddisfatto di questo importante passo compiuto – spiega il Presidente del Comitato Regionale Piemonte, Ezio Ferro - tutti i presidenti provinciali hanno compreso che con questa nuova ristrutturazione, si trarranno grandi vantaggi organizzativi ed economici. Una svolta anche per la disponibilità finanziaria a disposizione di ogni comitato territoriale da reinvestire in promozione sul territorio di competenza, nonostante l’imminente abolizione di tutti i contributi oggi provenienti dalla Federazione centrale e non più a bilancio per l’anno 2014”

"Non è ancora, questa nostra suddivisione territoriale, una versione definitiva - prosegue Ferro -. Stiamo infatti cercando di avere dati numerici ufficiali del tesseramento perché i comitati potrebbero essere 3 o 4".
 
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