Europeo maschile 2011

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Europei: Mastrangelo, muro d'Italia. Finlandia ko 3-0


di Luca Muzzioli

italia_finlandia_abbraccio

Abbraccio azzurro. Mastrangelo protagonista (foto © Tarantini)


Il tabellino della gara www.volleyball.it/camp_tabellino.asp?pf=113&f=1022&p=67462

INNSBRUCK – L'Italia si porta a casa anche il secondo successo europeo e conquista il comando della Pool C con 6 punti dopo due gare, un risultato che vale la certezza di essere già promossi alla seconda fase di Vienna con una gara d'anticipo.

Proprio quella sfida che manca, il derby con i cugini francesi di domani, lunedì, vale il primo posto e l'accesso diretto ai Quarti di finale. Sfida vera che, come dice Mastrangelo, vale doppio: “Dobbiamo vincere più che per il primo posto, per il gusto di mandare a casa i francesi...”.

IL MOTIVO – Dopo la vittoria con qualche patema nella gara d'esordio con i belgi, che poi tanto modesti non sono visto che Depestele li ha portati al successo contro la Francia, l'Italia era chiamata a fare un passo in avanti. Lo scatto c'è stato, le reazioni nel primo set (20-23 – 25-23) e nel secondo (da 22-23 a 27-25) sono indici di positivi di carattere positivi.

IL MIGLIORE – Luigi Mastrangelo oggi è stato il migliore ma non solo per il bottino finale di 8 muri o per i 9 punti su 11 del suo attacco (82%), ma per la presenza in campo che ogni veterano deve avere. Ha incitato i compagni, ha urlato per chiedere una palla in più in difesa ai compagni, non risparmiandosi a sua volta.

NON E' ANDATO – La ricezione, contro i battitori delle due prime squadre affrontate, non è andata al meglio. E' sicuramente la maggior difficoltà di una squadra che però ha sin qui dimostrato di avere il carattere giusto per supplire a queste difficoltà.

LA PARTITA - Inizio in salita nel primo set per gli azzurri: 1-5. Italia fallosa (2 attacchi out di Lasko) e indecisa sulle posizioni in ricezione. La battuta finlandese ci trova a mal partito: 1-6. Sul 9-13 il nuovo allungo finlandese con Siltala, l'opposto Oivanen e una cattiva costruzione azzurra: 9-16. Italia formichina. In due momenti distinti trova la reazione. Protagonisti il carattere di Mastrangelo, che “frusta” la squadra, e il suo servizio, insieme a quello flot di Birarelli che subentrato sul 17-21 consente di ridurre il gap ad un “giocabile” 19-21. Il finale è un vibrante testa a testa con l'Italia che sul 20-23 in attacco e muro mette in campo un 5-0 che vale il 25-23 con Mastrangelo, Zaytsev e Savani a buone percentuali.

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Birarelli tornato titolare (foto © Tarantini)

Il secondo set pare un parziale in cui i finlandesi paiono scossi, quasi impotenti. Azzurri con Birarelli che resta titolare e la Finlandia che sul 3-0 cambia gli opposti con Sivula per Oivanen. Il muro azzurro scava il 5-0 e l'Italia si tiene stretto quel vantaggio sino all'11-6. C'è l'ennesimo ritorno finlandese con il centrale Oivanen al servizio (2 ace) e un assolo di Sivula che dal 13-10 al 14-14 fa tutto da solo. Italia che gioca con la Finlandia con l'elastico (21-18, 21-21) poi subisce il sorpasso causa i troppi errori al servizio e in attacco: 22-23. Ma è ancora Mastrangelo decisivo. A muro firma il 24-23. Azzurri sempre avanti sino al 27-25 un uno – due di Lasko e Savani.

Terzo parziale parzialmente fotocopia. Italia avanti con decisione in avvio (5-2), ritorno finlandese (8-7), nuovo allungo azzurro con i muri di Birarelli e Zaytsev favoriti dal buon servizio di Savani (13-8). Mastrangelo poi piazza il break decisivo a muro: 16-12. E' lui il migliore della giornata azzurra. Il suo "momento sì" vale il set e il match perché la Finlandia non ce la fa più a rintuzzare.


 
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Europei: I più e i meno delle altre gare della 2° giornata


di Giacomo Tarsi
MODENA - Cosa ha funzionato e cosa no nelle partite della prima giornata.

Pool A
Slovenia - Serbia 1-3 (9-25, 23-25, 25-23, 23-25)
Slovenia
I meno: Perdere un set a 9 non è cosa che capiti frequentemente e nonostante la reazione non può passare inosservata. Gravissimo poi il comodo appoggio errato sul 23-22 del 2° set che ha vanificato l'eccezionale filotto in battuta di Urnaut e gettato alle ortiche la possibilità di pareggiare i conti. Fra i singoli giornata da dimenticare per Gasparini (partito titolare è uscito nel corso del 1° set dopo aver fatto registrare uno 0/6 in attacco) ed il rientrante Jakopin (appena al 20% in attacco).
I più: Le prestazioni di Sket (22 punti col 59% in attacco, 1 muro e 2 ace) e Pajenk (69% in attacco, 3 muri).
Serbia
I più: L'attacco è stato decisamente efficace (55% di squadra), stavolta anche con i martelli Nikic (65%) e Kovacevic (50%). Bene anche il muro che ha funzionato a dovere nei set vinti (10 a 5 il conto a totale).
I meno: Le rimonte subite nel secondo (da 3-8 a 23-22) e terzo set (da 5-8 a 25-23).

Austria - Turchia 0-3 (21-25, 22-25, 20-25)
Austria
I meno: I 15 errori al servizio (solo 4 quelli della Turchia) e la scarsa efficacia a muro (solo 3 i vincenti) hanno pesato sull'esito dell'incontro. Decisamente troppi, poi, i 28 errori punto ed ora l'Austria rischia di uscire senza vincere nemmeno un set.
I più: L'attacco è migliorato rispetto alla prima uscita raggiungendo un accettabile 49%. Merito di Schneider che ha dato supporto al solito Zass.
Turchia
I più: La formazione di Basic ha più che altro aspettato l'errore avversario rischiando poco in battuta (0 ace, ma soli 4 errori) e mostrando una buona compattezza a muro (11 vincenti). Buono anche il 58% in attacco di squadra.
I meno: Questa sera nulla da segnalare, ma la Serbia ha già messo in luce le carenze della squadra.


Pool B
Portogallo - Russia 1-3 (15-25, 25-23, 22-25, 13-25)
Portogallo
I meno: Diaz ha schierato una formazione più offensiva spostando Gaspar nel ruolo di schiacciatore affiancandogli Valdir come opposto, ma entrambi hanno deluso le attese chiudendo con pessime percentuali d'attacco: 24% per il primo, 29% per il secondo. Anche il quotato centrale José è mancato completamente all'appello (2 su 10 con 3 errori in attacco) e nel quarto set ha lasciato il posto all'altrettanto evanescente Rui Santos.
I più: Nonostante tutto la formazione lusitana ha strappato un set alla favoritissima Russia. Difficile pensare che il Portogallo nutrisse aspettative maggiori da questa partita.
Russia
I più: Il muro (15 vincenti) e la battuta (8 ace), salvo che nel 2° set, hanno funzionato a dovere. Mikhaylov si è ritrovato marcando 22 punti, ma il migliore è stato Volkov (82% in attacco, 3 muri, 2 ace).
I meno: Secondo set da dimenticare chiuso con un misero 39% in attacco e 10 errori punti, di cui 7 servizi incluso quello decisivo di Khtey costato il 25-23.

Rep.Ceca - Estonia 3-0 (25-20, 25-14, 25-20)
Rep.Ceca
I più: La ricezione ha avuto ottime percentuali (71% positive, 51% perfette). Fra i signoli spiccano Vesely (top scorer con 13 punti, il 92% in attacco, 1 muro, 1 ace) ed i 5 muri vincenti di Petr Konecny.
I meno: Stokr ancora stenta (33% in attacco), delude anche Platenik (37%) che era stato il migliore contro il Portogallo.
Estonia
I meno: I 27 errori punti spiegano quasi da soli la netta sconfitta, ma va aggiunto anche che i 3 martelli di palla alta (Venno, Pupart e Nommsalu) hanno avuto un rendimento insufficiente.
I più: Difficile trovare qualcosa di buono quando si realizzano solo 54 punti. Da salvare ci sono solo i 5 muri vincenti di Kreek.

Pool C
Belgio - Francia 3-1 (31-29, 34-36, 25-20, 26-24)
vedi news sulla partita
www.volleyball.it/notizie.asp?s=118&s2=118&n=34186&l=0

Italia - Finlandia 3-0 (25-23, 27-25, 25-21)
vedi news sulla partita
www.volleyball.it/notizie.asp?s=118&s2=118&n=34188&l=0


Pool D
Germania - Slovacchia 1-3 (23-25, 26-24, 24-26, 25-27)
Germania
I meno: Lozano riparte con Steuerwald e Schops, ma l'opposto dell'Iskra delude ancora così Kampa e Grozer guadagnano nuovamente spazio. Il vero problema resta però la battuta, 22 errori (che si vanno ad aggiungere ai 23 del match contro la Polonia) a fronte di soli 3 ace sono davvero un'enormità.
I più: Il 65% in attacco di Andrae, i 5 muri vincenti di Hubner e Bohme.
Slovacchia
I più: I 2 centrali fanno faville: Kohut fa 15 punti con l'83% in attacco, 5 muri vincenti ed 1 solo errore, in battuta, fra tutti i fondamentali; Kmet, seppure con un più modesto 45% in attacco, marca 13 punti di cui 7 a muro. Buono anche l'apporto di Bencz che entra nel finale di 3° set al posto dello spento Martin Nemec e realizza 8 punti fra cui quello della vittoria. A livello di squadra la Slovacchia fa poi molto bene in battuta con 6 e 13 errori.
I meno: Rispetto al match contro la Bulgaria calano le percentuali di attacco di Martin Nemec (solo al 32%), Divis (35%) e Sopko (45%).

Polonia - Bulgaria 1-3 (25-19, 22-25, 22-25, 23-25)
Polonia
I meno: L'apporto di Gruszka (o di Jarosz) continua ad essere modesto. In un match complessivamente giocato su buoni livelli sono poi fatali i 10 errori in attacco dato che la Bulgaria ne commette solo 2.
I più: Kurek ed il folletto Kubiak, rivelazione della stagione, sono ancora i migliori (per entrambi 19 punti ed il 52% in attacco). Con un opposto di peso la Polonia potrebbe anche sognare la conferma del titolo visto che anche Zygadlo ed i centrali fanno la loro parte.
Bulgaria
I più: La staffetta Nikolov-Sokolov (entrato sul 14-12 del 2°set) funziona come meglio non potrebbe visto che l'ex-cuneese chiude con il 64% in attacco ed il trentino addirittura col 68%. Ottimo il rendimento offensivo anche di Kaziyski (57%) e Yosifov (80%).
I meno: La battuta non è stata quella dei giorni migliori: 2 ace e 15 errori sono numeri decisamente negativi quando in squadra si ha gente come Kaziyski, Nikolov, Sokolov e Zhekov. Nessuno di loro ieri ha trovato l'ace.
 
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Europei: Sconfitta indolore con la Francia. Primi della Pool

di Luca Muzzioli


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Parodi torna titolare (foto © Tarantini)


ITALIA - FRANCIA 2-3 (28-26, 26-22, 17-25, 21-25, 11-15)

Il tabellino www.volleyball.it/camp_tabellino.asp?pf=113&f=1022&p=67464

Il tabellone della fase ad eliminazione diretta www.volleyball.it/camp_classifica.asp?pf=113&f=1021


INNSBRUCK – L'Italia cede la prima sfida del suo Europeo però guadagna la strada per i Quarti di finale. Un risultato auspicato e cercato sin dall'inizio della manifestazione ed ottenuto con carattere e tre partite comunque lottate sino alla fine. Il ko per 2-3 con la Francia, arrivato quando la qualificazione ed il primo posto del girone erano già stati conquistati dopo il successo nel primo set, lascia un po' di amaro in bocca ma vede comunque prevalere la soddisfazione di aver centrato il primo parziale traguardo.

IL TEMA – La voglia di “far fuori i francesi” (squadra sempre ostica) si scontra con una formazione transalpina che cerca con i denti e le unghie la qualificazione (e la trova) nonostante un avvio di Europeo non esaltante. Il primo set sembra una fotocopia di tanti già visti, azzurri diesel ma poi protagonisti di una bella rimonta. Conquistato il primo set l'Italia tiene il ritmo nel secondo parziale, ma alla distanza le cose positive non si riesce più a ribadirle. Quel tanto che basta alla squadra di Blain per infliggerci un ko.

IL MIGLIORE – Nella giornata dei sorrisi a metà, alla fine la sconfitta ha lasciato un evidente stato di rabbia negli azzurri, contrariati forse anche da qualche commento non piacevole arrivato dalle tribune e da un turnover forse non apprezzato, l'Italia trova sempre il motivo di sorridere per l'ingresso di Simone Parodi a pieno titolo titolare in tre set su cinque. Il 36% in attacco registrato in finale non lo teniamo in considerazione (anche perché in linea con quanto fatto dagli altri martelli azzurri). La chiave positiva è il suo ritorno a tutti gli effetti. E anche il buon apporto alla squadra.

NON E' ANDATO – Inizio in salita, ancora una volta. Calo improvviso di lucidità dal terzo set, dove parziale dopo parziale è calata l'incisività in attacco, a muro e al servizio. C'è da rivedere qualcosa. Ma è anche vero che le motivazioni dopo il primo set vinto possono essere anche se solo inconsciamente diminuite.

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Berruto esulta dopo il 1° set. Siamo primi (foto © Tarantini)

LA GARA

Blain cambia le carte in tavola con il centrale Trefle al posto di Hardy-Dessources nel sestetto titolare, ma L'Italia non si fa intimorire. Dopo un avvio diesel alla distanza la squadra azzurra con Birarelli confermato titolare, è arrivata al sorpasso nelle fasi calde del set: 13-16, 21-18 grazie a sei turni di battuta di Dragan Travica per poi andare a vincere ai vantaggi. Il secondo set vede gli azzurri con Simone Parodi titolare in diagonale con Cristian Savani. Il ritorno del martello ligure è una delle note più belle della serata, insieme al primo posto del girone. Parodi gioca anche davanti e si fa sentire. Il suo apporto contribuisce al 2-0.

I transalpini si aggrappano alla qualificazione e centrano il pass per la seconda fase nel momento in cui marcano il punto n°11 nel terzo set. E' un parziale che l'Italia fatica a giocare. Si apre con la coppia Zaytsev – Parodi, poi a metà set arriva anche il doppio cambio con Sabbi-Boninfante. Francia più ordinata, Italia fallosissima (11 errori nel parziale) e 17-25 conclusivo. Trefle sfrutta l'occasione di Blain e mette a segno 6 muri nel match, un 69% in attacco... Nel prosieguo gli azzurri perdono in lucidità. Tanti i cambi, la Francia pare più determinata. Soprattutto nelle percentuali di attacco che nei due ultimi set calano al 45% e 23% di squadra... Il top lo fanno i centrali. Mastrangelo non molla mai (75%, 4 muri 1 ace) e così anche Birarelli (62%, 5 muri).
 
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gazzetta.it

scritto da: gpasini
L'Italia in campo giovedì con la vincente Finlandia-Slovenia

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scritto da: gpasini

Gigi Mastrangelo (16) è il re dei muri

A cura di Alessandro Antonelli

Miglior marcatore


SKET Alen 65
KAZIYSKI Matey 60
NGAPETH Earvin 60
COSKUN Serhat 53
ROUZIER Antonin 51
LASKO Michal 50

Ace

NGAPETH Earvin 8
ZASS Thomas 7
SKET Alen 6
KAZIYSKI Matey 6
VADELEUX Romain 6
DEPESTELE Frank 6

Muri

MASTRANGELO Luigi 16
KMET Tomas 16
HUEBNER Stefan 15
VOLKOV Alexander 10
SHUMOV Konstantin 10
 
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Europei: I più e i meno delle altre gare della 3° giornata

di Giacomo Tarsi

MODENA - Cosa ha funzionato e cosa no nelle partite della seconda giornata.

Pool A
Turchia - Slovenia 2-3 (18-25, 23-25, 25-16, 25-19, 12-15)
Turchia
I meno: I 4 errori in attacco nel 1° set ed il 34% complessivo di Subasi nel fondamentale.
I più: Le prove di Coskun (29 punti col 53% in attacco e 4 muri) e Batur (18 punti, 58% in attacco, 4 ace) ed un servizio efficace: 7 ace e soli 10 errori.
Slovenia
I più: Sket (25 punti, 54% in attacco, 1 muro, 3 ace) e Pajenk (13 punti, 73% in attacco, 4 muri, 1 ace) convincono ancora. Cresce anche Flajs (55% in attacco), schierato al posto di Jakopin. Bene il muro: 13 vincenti contro i 9 turchi.
I meno: La giornata storta di Urnaut (25% in attacco, 2 errori in battuta, 3 errori in ricezione, 3 muri subiti, 2 errori in attacco) ed il calo complessivo della squadra nel 3° e 4° set.

Austria - Serbia 0-3 (16-25, 19-25, 16-25)
Austria
I meno: La formazione di casa, nonostante i progressi evidenziati in estate, chiude l'Europeo senza vincere un set. Basta questo per evidenziare che non ha funzionato quasi nulla.
I più: Zass è ancora l'unico in doppia cifra (13 punti), ma certo il 34% in attacco non è un dato esaltante.
Serbia
I più: Nella giornata di riposo di Miljkovic e Nikic riesce tutto facile alla formazione di Kolakovic, facilitata anche dai 27 errori punto austriaci. 8 ace (con solo 9 errori), 7 muri, ed il 58% in attacco sono numeri di tutto rispetto, ma ci piace sottolineare anche l'esordio dei gioiellini Atanasijevic (juniores, 6 punti col 100% in attacco) ed Uros Kovacevic (prejuniores, 5 punti col 67% in attacco).
I meno: Uniche 2 note stonate della serata il 25% in attacco di Podrascanin e Nikola Kovacevic sostituiti da Rasic ed Uros Kovacevic.

Pool B
Estonia - Portogallo 3-0 (25-23, 25-17, 25-22)
Estonia
I più: Per l'Estonia, alla seconda partecipazione della sua storia, si tratta della prima storica vittoria e l'ingresso nelle 12 rappresenta dunque il miglior risultato di sempre. I maggiori protagonisti dell'impresa sono da individuarsi nell'opposto Venno (20 punti, 49% in attacco, 2 muri), nel centrale Kreek (11 punti, 86% in attacco, 3 muri, 2 ace) e nello schiacciatore Pupart (10 punti, 50% in attacco, 2 muri, 1 ace). Ottima prestazione di squadra a muro: 11 vincenti contro i 6 del Portogallo.
I meno: Il 17% in attacco dell'altro centrale Pajusalu.
Portogallo
I meno: Giornata disastrosa per la formazione portoghese data nettamente favorita alla vigilia ed invece tenuta sempre a debita distanza dall'Estonia salvo che in avvio di 3° set. Ancora una giornata particolarmente negativa per l'opposto di Cantù di Valdir che in due set realizza appena 4 punti (27% in attacco) con 5 errori in attacco e 2 muri subiti. Dal terzo set a fare l'opposto torna Gaspar, ma l'ingresso in banda di Lopes non dà i frutti sperati (0 su 5 in attacco con 1 muro subito).
I più: Gaspar è l'unico a salvarsi dal disastro generale: per lui 22 punti col 59% in attacco con i primi 2 set giocati da schiacciatore ed il terzo da opposto.

Rep.Ceca - Russia 0-3 (19-25, 14-25, 18-25)
Rep.Ceca
I meno: Stokr sparisce presto dalla partita (1 su 7 in attacco con 3 muri e 1 errori), sostituito da David Konecny, ma non è certo l'unico a giocar male. Il punteggio parla chiaro e nessun fondamentale ha funzionato a dovere.
I più: Uniche note positive il 60% in attacco di David Konecny e l'83% di Vesely che però attacca solo 6 palloni.
Russia
I più: La ricezione è precisa (70% positiva, 58% perfetta), il muro è presente (10 a 2 il conto finale), l'attacco è semplicemente devastante (75% di squadra).
I meno: Quando gli altri fondamentali funzionano così bene passano quasi inosservati i 16 errori al servizio a fronte di 2 soli ace.


Pool C
Finlandia - Belgio 3-0 (25-21, 25-22, 25-22)
vedi news sulla partita
www.volleyball.it/notizie.asp?s=118&n=34222&l=0

Italia - Francia 2-3 (28-26, 25-22, 17-25, 21-25, 11-15)
vedi news sulla partita
www.volleyball.it/notizie.asp?s=118&n=34232&l=0

Pool D
Bulgaria - Germania 3-1 (25-16, 25-27, 26-24, 25-23)
vedi news sulla partita
www.volleyball.it/notizie.asp?s=118&n=34224&l=0

Polonia - Slovacchia 1-3 (25-23, 21-25, 18-25, 23-25)
Polonia
I meno: La scelta di far giocare le seconde linee ci pare che abbia indicato chiaramente che la priorità della formazione di Anastasi non fosse quella di vincere la partita, ma quella di evitare la Russia negli eventuali quarti di finale. Inutile quindi andare a cercare i dati statistici negativi visto che l'obiettivo è stato centrato.
I più: Nonostante tutto le riserve polacche hanno condotto per un set e mezzo la gara. Assieme alla prestazione di Jarosz (51% in attacco e 3 ace) ci pare un segnale più che incoraggiante per la Polonia che se riuscirà a superare la Rep.Ceca ritroverà la Slovacchia nei quarti.
Slovacchia
I più: Zanini deve ringraziare la panchina. Gli ingressi di Zatko, Bencz ed Hupka al posto di Skladany, Martin Nemec e Divis hanno scosso la sua squadra. Buona anche la prestazione dei 2 centrali con Kmet autore di 7 muri.
I meno: La squadra ha subito troppo a lungo il peso di avere i favori del pronostico una volta ritrovatasi di fronte le seconde linee. La cosa comunque potrebbe non essere più un problema visto che dai quarti di finale tornerà a recitare il ruolo di sfavorita che finora ha interpretato alla grande.
 
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Europeo Maschile: Anticipata la gara degli azzurri

La gara valida per i quarti di finale dei Campionati Europei che vedrà gli azzurri di Mauro Berruto opposti alla vincente del match tra Slovenia e Finlandia in programma oggi (ore 20.10), si disputerà domani alle ore 16 e non più alle ore 19 come precedentemente annuciato.
 
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scritto da: gpasini
Alle 16 la gara con la Finlandia

VIENNA (Austria, 14 settembre 2011)

Mauro Berruto «lo sapeva» già dal primo pomeriggio, sarà la sua ex Nazionale, la Finlandia a contendere agli azzurri un posto fra le prime 4 dell’Europeo. In un ottavo di finale palpitante e infinito i finnici sono riusciti ad avere ragione di una Slovenia scatenata che è stata una delle grandi sorprese fino a questo momento, dell’Europeo.
Così giovedì alle 16 l’Italia affronta ancora la squadra che ha battuto domenica scorsa a Innsbruck nella prima fase di questo torneo continentale. Per L’Italia la prima vera gara senza appello, ma anche la più difficile di tutto il torneo, a maggior ragione dopo il 3-0 inflitto ai finnici nella fase eliminatoria. Gli azzurri sono chiamati a un successo per tornare fra le migliori dopo 6 anni di oblio. «Abbiamo l’occasione di centrare un grande obiettivo», ha detto Berruto, che dovrà confrontarsi con un pronostico che vede l’Italia favorita.
«Sappiamo che per superare i quarti faticheremo molto, ma vincere vorrebbe dire andare a giocare per una medaglia, centrare il nostro obiettivo di giocare sino all’ultimo giorno, domenica. Poi ce ne potremmo porre anche uno più importante», ha detto il tecnico che contro la Finlandia troverà ancora il suo passato (ha guidato la Nazionale di Helsinki per sei anni). La Cev (la confederazione europea) – fra l’altro – con una manovra davvero incredibile ha deciso di anticipare la partita dalle 19 alle 16 fregandosene (ancora una volta) di chi ha finito di giocare alle undici di sera, come la Finlandia. «Il problema principale sarà mentale – spiega Daniel Castellani tecnico argentino con passaporto italiano che due anni fa ha guidato la Polonia all’oro europeo -, perché dopo una maratona del genere è molto difficile ricaricare le batterie e trovare l’adrenalina che serve in un’altra partita difficile come quella contro l’Italia. Ma vogliamo crederci che sarà una gara diversa da quella di domenica scorsa, quando abbiamo perso 3-0».
dal nostro inviato
Gian Luca Pasini


 
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Europei: Italia in semifinale. C'è Anastasi

di Luca Muzzioli

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Italia festeggia - foto Cev


Il tabellino della gara www.volleyball.it/camp_tabellino.asp?pf=113&f=1021&p=67563

VIENNA – Italia in semifinale. Un altro passo della montagna da scalare è stato fatto. Un bel passo perché fa la differenza tra la delusione e lo sconforto e la soddisfazione di essere ancora in corsa, essere ancora qui. Con la nazionale maschile non capitava dal 2005 di rivedere gli azzurri in una semifinale.
L'Italia vince, contro un avversario alla portata, ma lo fa con autorità, senza i passaggi a vuoto della prima fase di Innsbruck. Altro piglio, altro gioco. Ottimo viatico in vista della sfida di sabato (ore 15) contro la Polonia dell'ex Ct Anastasi. Se fino a ieri il target era quello di restare sino a domenica, come dice Berruto, il nuovo traguardo deve essere quello di restare in campo sino all'ultima gara.

IL MOTIVO - C'era da verificare se questo team aveva nelle sue corde un qualcosa in più di quanto visto a Innsbruck. O meglio, se questo team poteva mantenere con maggior continuità i picchi espressi nelle prime tre gare. Di fronte alla sfida da dentro/fuori il gruppo di Berruto ha risposto al meglio.

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Savanti attacca la Finlandia - foto Cev

IL MIGLIORE – Ancora una volta è sfida a due tra Savani e Lasko, ma non disdegnano complessivamente un po' tutti gli azzurri perché il successo sulla Finlandia è davvero come non mai una vittoria corale. Con i centrali che murano in maniera precisa, con Lasko terminale offensivo di buon livello, Savani e Zaytsev presenti quando chiamati in causa, bene anche Bari, che rientrava in campo dopo mesi come titolare nel giorno più difficile. Attacco al 56%, 15 muri. Bell'Italia, con margini di crescita.

NON E' ANDATO – Oggi siamo alla categoria del “pelo dell'uovo”. Se proprio vogliamo trovare una mancanza, rispetto a quanto nel recente passato ci era capitato di vedere, questo è il servizio. 20 battute sbagliate, 1 solo ace peraltro nella prima palla del match (1-0 del 1° set firma di Zaytsev), troppo poco.

LA GARA

1° set – Due muri finlandesi e siamo ad inseguire: 1-4, ma sono altrettanti muri (Lasko e Travica su Siltala) che ci riportano sotto: 5-6. E' un'Italia che non vuole farsi staccare dall'avversario. Niente partenze diesel. Dopo il 7-8, il break firmato da Lasko e Savani (ispirato): 13-10. E' la battuta flot di Birarelli a creare diversi problemi, in due circostanze determinanti. Finlandia incapace di arginare gli attaccanti azzurri (bene Lasko e Zaytsev). Castellani prova a cambiare con Sammelvuo per Kunnari, Lehtonen per Shumov e Hietanen per Siltala ma è il set dell'Italia con Zaytsev e Mastrangelo oltre il 70% in attacco. Il set lo chiude da posto 6 l'attaccante romano.


finlandia_bari

Bari, debutto Europeo con la sfida dei Quarti

2° set – La Finlandia cala d'intensità. Castellani riparte con Sammelvuo, Hietanen e Lehtonen per i martelli Kunnari, Siltata e il centrale Shumov. Italia immutata. Savani apre le danze (4-2). La squadra ha una marcia in più rispetto ad una Finlandia che mostra dei limiti oggettivi in lucidità e salute fisica. L'aver chiuso l'ottavo di finale a meno di 18 ore dal quarto con l'Italia non le giova. A metà parziale, quando agli azzurri non sfugge nulla i finlandesi regalano quattro servizi consecutivi. 7 in tutto il parziale con l'Italia che attacca bene e mura: 4. Sul 16-15 il break azzurro, decisivo: 20-16, con l'Italia che eccelle in tutto.

3° set – La Finlandia non ci sta. Italia contratta sin dall'inizio: 4-8. E' tutto un inseguire, come già visto nelle recenti prove azzurre, eccezion fatta nei primi due set di questa gara. I gemelli Oivannen scavano il solco (6-11) un cartellino giallo a Berruto vale il -6 (6-12) che si mantiene costante sino al 10-16. E' il set migliore per l'attacco finlandese, anche perché il muro azzurro latita. La Finlandia resta avanti ma Savani (90% in attacco) riporta sotto gli azzurri. Sul 17-19 Berruto manda in campo Parodi per Zaytsev. Finlandia avanti sino al 19-21, Savani ed un errore di Kunnari valgono la prima parità. L'Italia arriva per prima al match ball. Ne vivrà quattro (due con la palla in mano) prima di un attacco out di Parodi che vale lo 0-0 nel quarto set.

4° set – Niente paura. Azzurri di nuovo con la testa nella gara al 100%, come nei primi due parziali. Anzi anche di più. 0 errori in attacco, 71% di squadra. La Finlandia insegue, schiacciata da uno Zaytsev capace di un 6 su 6 in attacco. Dopo il 7-7 Il centrale Matti Oivanen regala il punto che pare il segnale di resa: 10-7, attacco out dal centro. Savani fa uno-due: 12-8. Castellani riapre alla girandola dei cambi (16-11) la Finlandia prova una timida reazione: 23-20 ma Savani al secondo match ball del set, il 6° di tutto l'incontro, chiude il match e strappa il biglietto per la semifinale.
 
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Europei: Polonia prima semifinalista. 3-0 alla Slovacchia

di Giacomo Tarsi


poloniasemifinale

La Polonia festeggia... E' nelle quattro

SLOVACCHIA - POLONIA 0-3 (23-25, 17-25, 19-25)

Il tabellino http://www.sportrentino.it/public/immagini...asemifinale.jpg

KARLOVY VARY - Nel derby dei 2 allenatori mantovani (baci e abbracci fra i 2 amici a fine partita) la Polonia di Andrea Anastasi ha battuto con un netto 3-0 la Slovacchia di Emanuele Zanini. In semifinale la Polonia affronterà la vincente di Italia-Finlandia.

La formazione che a sorpresa aveva vinto la Pool D contro ogni pronostico ha giocato la sua peggior partita dell'europeo collezionando ben 31 errori punto di cui 16 in battuta e 14 in attacco. Una vera enormità così la Slovacchia è riuscita a rimanere in scia solo nel 1° set, quello in cui la Polonia ha concesso a sua volta 8 errori. Netto anche il dominio della Polonia a muro: 8 a 3 il conto dei vincenti.

Fra i singoli nessuno degli attaccanti di palla alta slovacca ha nemmeno avvicinato la sufficienza (neanche Hupka e Bencz partiti dalla panchina) e dunque poco hanno potuto fare i 2 centrali nonostante una maggiore efficacia. Nella Polonia 12 punti di Kubiak, il migliore con il 53% in attacco e 2 muri, ed 11 di Kurek. Unica nota stonata la prestazione offensiva di Jarosz: l'opposto di Latina, quest'oggi schierato titolare al posto di Gruszka, ha chiuso appena con il 26% (5 su 19), con 5 errori e 1 murata.

La cronaca
1° set: Dopo il buon finale di ieri Anasatsi promuove Jarosz titolare al posto di Gruszka, ma è proprio lui a sparare out il pallone del 5-2. La Polonia pareggia subito (5-5) sfruttando le difficoltà in attacco della Slovacchia, ma un errore di Kurek restituisce un break alla Slovacchia: 7-5. Per una nuova parità bisogna aspettare l'attacco out di Nemec: 11-11. Il primo vantaggio polacco lo firma Kubiak con un contrattacco in pipe (12-13), ma la Slovacchia torna avanti col muro di Kmet su Mozdzonek: 15-14. A ribaltare la situazione è Nowakowski con 2 attacchi consecutivi (17-18) costringendo Zanini al time-out. Il finale è di marca polacca con il muro di Kurek su Nemec (19-21) e l'attacco out di Sopko: 20-23. Al terzo set-point decide l'errore in battuta di un appannato Divis: 23-25.

2° set: Dopo pochi scambi Zanini fa entrare Hupka al posto di Divis, ma è la Polonia ad allungare con l'ace di Nowakowski (4-6) e la palla in rete di Kmet: 5-8. La Polonia tocca il massimo vantaggio con Kurek e l'errore di Hupka (5-10) poi la Slovacchia si riavvicina col muro di Sopko su Jarosz (9-12) e 2 ace consecutivi di Martin Nemec: 12-13. La rimonta si completa con l'attacco out del negativo Jarosz: 15-15. L'opposto polacco fa fatica in attacco, ma trova un bel muro a uno su Hupka (15-17) che convince Zanini a reinserire Divis. Jarosz si sblocca anche in attacco (15-18) e poco dopo Kurek aggiunge l'ace del 16-20. Nel finale la Slovacchia colleziona altri 3 errori in attacco e cede 17-25. A nulla vale il tardivo (sul 16-21) ingresso di Bencz per lo spento Nemec anche perché Skladany neanche lo serve.

3° set: Zanini tiene in campo Bencz, mentre per il resto conferma il sestetto iniziale. La Slovacchia ha un buon avvio (7-5), ma poi accusa un parziale di 0-5 chiuso da un ace di Kurek: 7-10. L'errore di Bencz (10-14) indirizza definitivamente un set in cui la Slovacchia attacca con il 28% commettendo 5 errori. Finisce 19-25 dopo che la Polonia ha toccato anche il +7 sul 12-19.







Europei: Russia in semifinale. Bulgaria k.o. 3-1

di Giacomo Tarsi

russia_semifinalista

La Russia in semifinale - foto Cev

RUSSIA - BULGARIA 3-1 (22-25, 25-19, 25-18, 25-19)

Il tabellino www.volleyball.it/camp_tabellino.asp?pf=113&f=1021&p=67556

Nonostante una partenza stentata ed un servizio mai realmente efficace (1 ace, 20 errori) la Russia di Alekno rispetta i pronostici della vigilia e batte 3-1 la Bulgaria di Stoytchev che dunque saluta la zona medaglie e la possibilità di giocare la World Cup (salvo wild card).
Netta la superiorità russa in attacco, 64% contro 45%, con i picchi dei 2 centrali, serviti spesso da Grankin, oltre l'80%. La Russia ha vinto il confronto anche a muro (11 a 8).
Nella Bulgaria bella prova di Kaziyski (17 punti col 55% in attacco), ma è risultato troppo solo visto che stavolta non ha avuto adeguato sostegno nemmeno dagli opposti Nikolov e Sokolov che si sono alternati vanamente.

La cronaca
1° set: Avvio equilibrato (7-8) con una Russia piuttosto fallosa al servizio (3 errori). Una svista arbitrale (non visto un solare tocco del muro su attacco di Kaziyski) regala il primo vantaggio alla Russia: 9-8. La Bulgaria torna avanti con 3 muri consecutivi (da 11-10 a 11-13), 2 su Mikhaylov ed uno su Muserskiy che poco dopo sbaglia per la terza volta il servizio: 14-16. Kaziyski aggiunge il contrattacco del 14-17 e la Russia non riesce a rientrare perché sbaglia troppo in battuta (16-19). Anzi è la Bulgaria ad allungare approfittando di un'invasione di Biryukov e di un contrattacco di Kaziyski: 16-21. E' il turno di battuta di Volkov sulla P1 bulgara a scuotere la Russia. Muserskiy si sveglia dal letargo con un muro (18-21) e un contrattacco (19-21), Grankin mura Nikolov: 20-21. Al quarto servizio consecutivo però Volkov sbaglia (20-22) e la Bulgaria arriva al set-point con Aleksiev: 22-24. Chiude subito un ace di Nikolov su Sokolov: 22-25. Per la Russia ben 9 errori al servizio.

2° set: Sokolov comincia male anche il secondo set prendendo ace da Aleksiev (0-2), ma la Russia stavolta risponde subito e con Muserskiy e Volkov in evidenza va al primo time-out tecnico avanti 8-6. Sul 12-10, come nei match precedenti, è il turno di Sokolov al posto di Nikolov e va subito a segno per il 12-12. Risponde Volkov con 3 punti consecutivi: 2 in attacco e nel mezzo un muro su Sokolov, 15-12. Gli errori di Biryukov, attacco (15-14) e battuta (16-15), tengono in scia la Bulgaria poi ricacciata indietro dal contrattacco di Khtey: 19-16. Sokolov fa fatica in attacco (1 out e 1 murata), la Russia allunga (22-17) e poi incamera il set sull'errore in battuta di Kaziyski: 25-19.

3° set: Buon avvio per la Russia che scappa sul 5-2 con Muserskiy. Stoytchev chiama subito time-out. Nikolov, tornato titolare, muove il punteggio dei suoi (5-3), ma la Russia riallunga con Muserskiy e Mikhaylov: 7-3. Khtey allunga ancora: 10-5. Stoytchev prova con Ananiev al posto di Aleksiev, ma la mossa non funziona perché il neoentrato prima si fa difendere (contrattacco del 12-6 di Mikhaylov) e poi si fa murare: 14-7. Il set è ormai segnato come conferma la palla di Nikolov sull'asta: 18-10. Chiude Muserskiy sul 25-18.

4° set: Stoytchev torna al sestetto iniziale e la prima parte del set è equilibrata. Al primo time-out tecnico siamo 8-7 con Muserskiy bravo a sfruttare una ricezione lunga. Al rientro in campo arriva un muro su Yosifov (9-7) e più tardi anche quello di Grankin su Nikolov (14-11) che così viene sostituito da Sokolov. Muserskiy firma il 16-13 del secondo time-out tecnico poi Biryukov, decisamente cresciuto (62% in attacco finale) dopo l'avvio stentato, schiaccia il colpo del rassicurante +4: 17-13. La Bulgaria non riesce più ad impensierire la Russia che anzi allunga nel finale con 2 muri su Sokolov: 24-18. Chiude Mikhaylov: 25-19.







Europei: Serbia ultima semifinalista, 3-1 alla Francia

SERBIA - FRANCIA 3-1 (32-30, 25-20, 23-25, 26-24)

Il tabellino www.volleyball.it/camp_tabellino.asp?pf=113&f=1021&p=67561

VIENNA (g.t.) - Sarà la Serbia ad affrontare la Russia nella seconda semifinale che si giocherà sabato alle ore 18 (diretta Rai Sport 1).
La formazione di Kolakovic l'ha spuntata vincendo ai vantaggi il primo set, dopo 4 set-point annullati, e poi anche il quarto, al terzo match-point grazie ad un'errata interpretazione arbitrale sull'alzata filo rete di Toniutti contrastata da Nikola Kovacevic in campo francese.

I più e i meno
Serbia
I più: Stellare la prestazione di Miljkovic che ha chiuso con 29 punti ed il 68% in attacco, 2 muri e 1 ace. Ottima anche la performance di Stankovic a muro: 6 vincenti anche se quasi tutti concentrati nel 1° set. Buona prova anche per Nikola Kovacevic che ha marcato 17 punti.
I meno: Nikic ha chiuso il match con appena 7 punti, il 40% in attacco, il 27% di ricezioni perfette e ben 5 errori al servizio.
Francia
I più: Rouzier e Tuia. L'opposto, con 25 punti all'attivo, ha sfiorato il 100% in attacco nel 1° set (mancato solo per un errore in palleggio di Pujol sul set-point) e poi ha comunque chiuso il match con un ragguardevole 58% in attacco. Lo schiacciatore, riproposto in sestetto da Blain dopo la panchina contro la Turchia, ha fatto addirittura di meglio: 14/20 pari al 70% con 0 errori ed 1 solo muro subito.
I meno: La regia di Pujol, sostituito da Toniutti a metà secondo set. I primi 2 set di Ngapeth che nonostante sia cresciuto nella seconda parte dell'incontro ha terminato il match con il 36% in attacco, 4 errori e ben 9 muri subiti. Troppo pochi, poi, anche i 6 muri di squadra contro i 13 della Serbia.
 
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Europei: Italia in finale. 3-0 alla Polonia

di Luca Muzzioli

Italia - Polonia 3-0 (25-22 25-21 25-20) - il tabellino www.volleyball.it/camp_tabellino.asp?pf=113&f=1021&p=67564

travica_grinta_dafinale

Travica porta l'Italia finale - foto Tarantini

VIENNA – E' finale. Ancora una volta, come una volta. L'Italia centra la finale, la nona finale della sua storia (6 vinte, 2 perse) in un campionato Europeo.

Lo fa annichilendo una Polonia che poteva essere avversario ostico e che invece ha mostrato – come confermato dal ct polacco Andrea Anastasi alla vigilia – una squadra imperfetta, molto più imperfetta dell'Italia che qui a Vienna invece ha fatto passi da gigante verso la perfezione.

Ed ora la finale. Qui Berruto si auspica la partita perfetta. Oggi la squadra azzurra – in questo contesto – lo è stata come non mai.

IL TEMA – Una terza sfida stagionale con la Polonia poteva avere mille insidie. Soprattutto perché l'Italia aveva vinto le prime due gare in World League e al Memorial Wagner. Oggi l'Italia ha dimostrato di non avere paura, anzi di aver avuto la forza per mettere un tassello in più nel proprio gioco, la battuta, fondamentale che sin qui non aveva brillato come le potenzialità avrebbero richiesto. Il gruppo cresce ancora e centra la finale, la sua prima finale, mette al collo una medaglia e strappa il biglietto per la World Cup. Tutto in una volta.

IL MIGLIORE – Nel fascino di una gara dominata e gestita al meglio, anche nei momenti di ritorno dei polacchi, è Michal Lasko che eccelle. Dopo due set in crescendo (78% nel secondo) vive un attimo di appannamento nel terzo parziale. La reazione è però immediata tanto che dopo il 20° punto, ne mette a terra due (tra cui l'ultimo).

NON E' ANDATO – La battuta è entrata, come voleva Berruto, attacco e ricezione hanno fatto il loro con lucidità. C'è stata anche la voglia di difendere e lo hanno fatto, e bene, anche i lunghi, come Birarelli. Se possiamo trovare un piccolo neo allora sottolineiamo la giornata no di Ivan Zaytsev che Berruto toglie a metà del secondo set dopo che subisce un ace di Kurek, ma anche in attacco il romano non trova il ritmo giusto. C'è tempo per rifarsi.

italia_finale

Cognati in finale: Savani - Travica, foto Tarantini

LA GARA

1° set – Avvio di equilibrio con Italia subito 4-2, ma è a Polonia ad arrivare per prima al time out tecnico (7-8). Italia ancora non al top. Passa Lasko, il muro non argina, sino al block di Mastrangelo per il sorpasso 10-9. Con la Polonia che non cede di un passo, è ancora il muro che ci regala il nuovo allungo: 16-14 con Savani e Birarelli a fermare Jarosz. L'Italia non sfrutta un contrattacco per il 19-16 con Lasko (18-17). C'è spazio per scintille tra le panchine per la richiesta di un tocco del muro azzurro su attacco out di Kubiak. Poi Jarosz raffredda gli animi. Il rosso opposto polacco sbaglia una battuta poi subisce un ace su bel servizio di Savani che mette la palla in uno sguarnito posto 1 (24-21). Nonostante la percentuale di attacco dei polacchi sia migliore (56% Italia, 58% Polonia) è il muro azzurro (3 a 0) che fa la differenza.

2° set – Due errori polacchi portano gli azzurri al primo break: 6-4, poi ribadito in due occasioni da Savani: 8-6. Birarelli difende, Kurek spara out un contrattacco che vale il +3: 9-6. Ancora Italia, difesa (Savani) e contrattacco di Lasko: 10-6. Italia che pare dilagare sino al 12-7 con Savani in attacco e Mastrangelio a muro. Black out azzurro che coincide con l'ingresso di Kosok per il centrale Nowakowski e la necessaria uscita di Zaytsev costretto a lasciare il posto a Parodi dopo una ricezione ballerina: 13-13. Sul 17-17 l'Italia con pazienza ottiene il break decisivo con Lasko (78% in attacco nel set) che chiude con lucida determinazione due contrattacchi procurati dalla battuta flot di Birarelli. E' il segnale, l'Italia scatena l'inferno. Incidono Parodi, il muro di Mastrangelo, poi ancora un uno due dell'opposto azzurro.

3° set – Italia con Parodi, Polonia con Kosok al centro. Cala l'attacco azzurro di Lasko, strepitoso nei primi due set, mentre entrano i servizi polacchi. E così l'avvio di set vede gli azzurri lottare punto a punto con la Polonia che arriva anche 6-9 (ace di Kurek), e 12-14, prima del ritorno azzurro con Savani e Lasko incisivi come non mai: 17-14 (parziale di 5-0). Quando la Polonia ci riprova con due muri di Zygadlo e Kurek, ci ripensa Savani a far tenere la barra dritta al team.
E' una Italia che ha la partita in mano, la sente. Sul 20-19 la resa polacca. Un errore di Jarosz, opposto di Latina, vale il via per la fuga azzurra: Lasko, un ace di Travica, poi Parodi e ancora Lasko ed il match si chiude 25-20.
 
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scritto da gpasini

L'Italia in finale affronta la Serbia: Miljkovic ne fa 28

SERBIA 3
RUSSIA 2
(25-23, 17-25, 22-25, 33-31, 15-13)
SERBIA: Stankovic 10, Miljkovic 28, N.Kovacevic 17, Podrascanin 6, Petkovic 1, Nikic 15; Rosic (L), U.Kovacevic, Terzic, Mitic, Rasic. N.e. Starovic. All.Kolakovic
RUSSIA: Khtey 18, Apalikov 1, Mikhailov 25, Biryukov 17, Volkov 11, Grankin 1; Sokolov (L), Muserskiy 10, Sivozhelez, Ilinykh, Zhigalov, Butko 1. All. Alekno
ARBITRI: Hobor (Ung) e Hudik (R.Ceca).
NOTE 7600 Spettatori. Durata set: 27', 24', 27', 37', 18'; totale 133'. Serbia: battute sbagliate 16, vincenti 1, muri 12, errori 31; Russia: battute sbagliate 24, vincenti 3, muri 13, errori 30.





Dalle 19 in diretta anche su Rai2

La Serbia di Miljkovic, miglior marcatore con 28 punti, supera in una spettacolare gara di due ore e un quarto la Russia accreditata come favorita per la vittoria finale.
Semifinali – Vienna (Aut): Italia-Polonia 3-0, Serbia-Russia 3-2 (25-23, 17-25, 22-25, 33-31, 15-13).
Finali – Vienna oggi (15 diretta Raisport1) finale 3°-4° posto Polonia-Russia e (18 diretta Raisport1 e dalle 19 anche Raidue) finale 1°-2° posto Italia-Serbia.
PRECEDENTI Italia e Serbia si sono incontrate 13 volte con 8 vittorie azzurre.
Primo incontro in amichevole a Parma il 16-5-2007 vinto 3-2.
La prima vittoria serba all’Europeo di Istanbul il 6-9-2009 per 1-3.
L’ultima gara in amichevole a Monza il 3-9-2011 vinta dai serbi per 2-3.
L’ultima vittoria dei azzurra in amichevole a Modena il 4-9-2010 per 3-1.
IL bilancio totale da quando era Jugoslavia e di 91 gare giocate e 41 vinte dagli azzurri.
Il Bilancio agli Europei è di 7 vittorie azzurre contro 9 slave. È stata la finale di Ostrava 2001 vinta dall’allora Jugoslavia 0-3.
Nell’altra sfida Russia-Polonia 6-0.
TELEVISIONE La Rai trasmetterà in diretta tutte le gare.
 
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Europeo maschile: Italia d'argento

JPG

Vince la Serbia 3-1 (17-25 25-20 25-23 26-24), gli azzurri masticano amaro, ma si consolano con la conquista di una medaglia d’argento che li riporta sul podio dopo sei anni. La squadra di Mauro Berruto non ce l’ha fatta ha vincere il titolo Europeo, ma esce dalla manifestazione con una consapevolezza di essere tornata ad alto livello. Lo ha confermato anche l’atto finale in cui tutto non è girato alla perfezione, ma in cui gli azzurri sono stati vicini ad arrivare al tie-break, cosa che avrebbero meritato per come si sono espressi in campo.
La Serbia ha vinto e non ha rubato nulla, anche se alcune decisioni arbitrali hanno lasciato perplessi. Una di queste in un momento topico del match ha portato il ct tricolore ad uscire dalle righe, con conseguente punto di penalizzazione.
Gli azzurri trascinati da Savani, ancora una volta bravissimo in attacco e da Mastrangelo (sicuramente il migliore a muro del torneo al di là di quello che dicono i premi ufficiali) hanno vinto bene il primo set, ma hanno subito la reazione serba nel secondo. Sotto di cinque lunghezze nel terzo il sestetto italiano ha rimontato, ma ceduto di misura. Nel quarto l’Italia ha ripreso a giocare, ma nel momento decisivo qualcosa si è inceppato. L’Italia ha continuato a lottare, è arrivata al set-point, ma non ha chiuso e alla fine la Serbia ha festeggiato.
L’Europeo si chiude con un bel secondo posto e con la qualificazione alla Coppa del Mondo, che giocherà a novembre in Giappone. Lì Berruto e i suoi inizieranno ad inseguire il lasciapassare per giocare i Giochi Olimpici a Londra.
 
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Serbia vince l'oro europeo

Italia-Serbia 1-3 (25-17, 20-25, 23-25, )

VIENNA (Austria, 18 settembre 2011)
Come dieci anni fa a Ostrava è ancora la Nazionale di Belgrado (allora Jugoslavia oggi Serbia) a conquistare il titolo Europeo battendo un’Italia coraggiosa, anche se meno lucida che nelle passate giornate.
Il primo set resta in equilibrio fino a quando Gigi Mastrangelo non va in battuta sul 10-10: 4 battute di fila piegano la resistenza della Serbia, che non riesce a giocare. L’Italia prende il comando delle operazioni e non molla la presa: la Nazionale che un anno fa a Roma aveva negato la medaglia di bronzo agli azzurri al Mondiale di Roma, è in difficoltà anche il suo bomber principe, Ivan Miljkovic fatica (22% nel set). Il colpo di grazia arriva quando al servizio va Zaytsev che con un altro grande turno chiude i conti: Italia in vantaggio.
Si alza l’urlo «Serbia Serbia» nella Wiener Stadhalle finalmente con una cornice di pubblico all’altezza del 27° Europeo, la maggioranza del pubblico è per Petkovic & C. anche perché a Vienna vivono molti immigrati plavi. Nikola Kovacevic e Nikic si alternando a un ritrovato Miljkovic (71% in questo set) in attacco. L’Italia sbaglia molto (8 errori, 6 al servizio) e per i serbi è più semplice pareggiare.
La Serbia inizia bene anche nel terzo (3-1) e Berruto sostituisce Zaytsev con Parodi. Ma l’Italia non riparte: il muro serbo fa buona guardia e per l’azzurro è dura. Petkovic è ordinato e lucido nella distribuzione e il muro italiano non colpisce come in altre partite: 9-13. Berruto si gioca tutte le carte che ha e ributta in campo anche Buti (per Birarelli). L’Italia si rialza grazie a una doppia giocata del capitano Savani e torna in vantaggio, ma è un fuoco di paglia (18-17) è ancora il muro serbo ad avere la meglio e una battuta fortunosa di Terzic che tocca il nastro e carambola nel campo italiano porta la Serbia in vantaggio.
Restano in campo Parodi e Buti: l’Italia ci crede ancora e parte in vantaggio, ma non sa approfittare del momento di sbandamento serbo e sul 13-9 subisce un parziale annichilente: 4-0. Con una palla che cade fra Savani e Bari. L’Italia trova la maniera di tornare sopra, ma una protesta di troppo costa un cartellino (inutile). La gara diventa una bolgia di emozioni e la Serbia passa in vantaggio (19-20). E ancora con una battuta di Terzic vince meritamente il titolo.

Domani questo argento brillerà molto di più




Grande Svani 20 punti

ITALIA 1
SERBIA 3
(25-17 20-25 23-25 24-26)
ITALIA: Savani 20, Birarelli, Travica 4, Zaytsev 7, Mastrangelo 13, Lasko 15; Bari (L), Parodi 6, Maruotti, Buti 4. Non entrati: Sabbi, Boninfante. All. Berruto.
SERBIA: Nikic 10, Stankovic 8, Milijkovic 18, N. Kovacevic 15, Podrascanin 10, Petkovic 1; Rosic (L), Terzic 2, Rasic 1, Mitic. Non entrati: U. Kovacevic, Starovic. All. Kolakovic.
ARBITRI: Loderus (Ola) e Zenovich (Rus).
NOTE Spettatori: 8500. Durata set: 24', 26', 28', 29'; totale 108'. Italia:
battute sbagliate 20, vincenti 8, muri 10, 2a linea 13, errori 28;
Serbia: battute sbagliate 11, vincenti 6, muri 10, 2a linea 16, errori 23.
Tecnico contro l'Italia per proteste di Berruto sul 17-15 del 4 set.

Ancora d'argento come nel 2001


ALBO 1948 Cecoslovacchia (3°), 1950 Unione Sovietica (n.p.), 1951 Unione Sovietica (8°), 1955 Cecoslovacchia (9°), 1958 Cecoslovacchia (10°), 1963 Romania (10°), 1967 Unione Sovietica (8°), 1971 Unione Sovietica (8°), 1975 Unione Sovietica (10°), 1977 Unione Sovietica (8°), 1979 Unione Sovietica (5°), 1981 Unione Sovietica (7°), 1983 Unione Sovietica (4°), 1985 Unione Sovietica (6°), 1987 Unione Sovietica (9°), 1989 Italia, 1991 Unione Sovietica (2°), 1993 Italia, 1995 Italia, 1997 Olanda (3°), 1999 Italia, 2001 Jugoslavia (2°), 2003 Italia, 2005 Italia, 2007 Spagna (6°), 2009 Polonia (10°), 2011 Serbia (2°Italia)


La Polonia di Anastasi è di bronzo


POLONIA 3
RUSSIA 1
(25-23, 18-25, 25-21, 25-19)
POLONIA: Mozdzonek 2, Jarosz 15, Kubiak 18, Nowakowski 4, Zygadlo 5, Kurek 23; Ignaczak (L), Gruszka 2, Kosok 2. N.e. Mika, Drzyzga, Ruciak. All. Anastasi.
RUSSIA: Khtey 5, Muserskiy 9, Mikhailov 25, Biryukov 4, Volkov 6, Grankin 2; Sokolov (L), Ilinykh, Zhigalov, Apalikov 2, Sivozhelez 9, Butko. All. Alekno
ARBITRI: Jovanovic (Ser) e Piasetski (Blr).
NOTE 7000 Spettatori. Durata set: 26', 24', 26', 26'; totale 102'. Polonia: battute sbagliate 14, vincenti 5, muri 10, errori 24; Russia: battute sbagliate 16, vincenti 5, muri 7, errori 21.

 
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iago10
view post Posted on 19/9/2011, 13:44




Dal sito www.Fipav.it

Europeo maschile: premi individuali per Bari e Travica
Gli azzurri, sconfitti solo in finale, hanno raccolto oltre alla medaglia d'argento e alla qualificazione per la World Cup di novembre, anche due premi individuali: Andrea Bari è stato premiato come miglior libero e Dragan Travica come migliore alzatore. Anche Mastrangelo autore di 27 muri nell'arco di sei gare avrebbe meritato il premio di specialità.
 
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view post Posted on 20/9/2011, 13:39
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Europeo Maschile in tv: Oltre 2 milioni di spettatori per la finale degli azzurri

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Grande successo di pubblico in tv per la finale dei Campionati Europei giocata ieri dagli azzurri a Vienna. I ragazzi di Mauro Berruto hanno tenuto incollati davanti alla televisione più di 2 milioni di appassionati. Nel dettaglio sono stati 1.203.000 gli spettatori di Rai2 (share del 6,60%) ai quali vanno aggiunti i 919.000 che hanno seguito integralmente la gara su RaiSport1, con uno share del 5,81%, dato ben al di sopra della media di rete. Buon risultato anche sabato, giorno della semifinale tra l'Italia e la Polonia, seguita su RaiSport1 da 402.000 spettatori (share del 3,38%).

BEI DATI,BELLE PAROLE, NEI FATTI X I SIGNORI RAI E' MEGLIO TRASMETTERE IN DIRETTA UNA PARTITA INFIMA DI CALCIO CHE UNA BELLA PARTITA DI PALLAVOLO!!!
 
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30 replies since 30/8/2011, 10:18   221 views
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