Volley giovanile - Aspettando i campionati...., Chiacchere in libertà.

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view post Posted on 13/6/2011, 13:27
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Prendo spunto da quest'intervento di emme77 per cercare d'intavolare una discussione sul giovanile dove confrontare opinioni ed idee.

emme77
Inviato il: 8/6/2011, 01:14

Vorrei far notare che il concetto di scelta delle atlete della selezione regionale non è squisitamente tecnico, bensi in certi casi viene messo in risalto anche il concetto di " prospettiva " ,dovremmo forse come regione toscana chiederci come mai atlete con doti fisiche interessanti talvolta abbiano un bagaglio tecnico minore rispetto alle stesse atlete di altre regioni. E Vorrei far notare che regioni come lombardia, emilia, veneto sono sia realtà dove si vince ed allo stesso tempo si producono atlete di livello nazionale. Inoltre le convocate, cito a memoria, 4 di euro 2, 2 di buggiano, 1 di Livorno sono tutte atlete che l'anno scorso sono arrivate alla final four regionale di categoria. Poi ha vinto l'euro 2 ma le altre hanno comunque fatto una stagione più che positiva anche riguardo ai risultati nella propria società.



caccabomba
view post Inviato il: 13/6/2011, 09:37

concordo.... 90 e 91 non sono più da considerarsi giovani..... 93/94/95 quest'anno erano giovani.... l'anno prossimo 94/95/96......


smelania
view post Inviato il: 13/6/2011, 10:21

per la B1 in toscana, ripeto in toscana, 90 e 91 non sono piu' giovani? Ma state scherzando vero?



Lynus Van Pelt
inviato il: 13/6/2011, 10:43


@smelania, secondo me giovani lo si è sino a quando si partecipa ai campionati giovanili, ossia sino all'under 18.

Se non sbaglio per la stagione 2010/2011 sino all'anno 1992.

Superata la fase delle giovanili si passa in categoria, quale che essa sia in funzione delle capacità del giocatore, della politica della società, degli intendimenti dell'allenatore.

Sono d'accordo con Ciop e Caccabomba, 1990 e 1991 non sono più "giovani" agonisticamente parlando.





Barbante

Inviato il: 13/6/2011, 11:15

Se non sbaglio per la stagione 2010/2011 sino all'anno 1992.

Superata la fase delle giovanili si passa in categoria, quale che essa sia in funzione delle capacità del giocatore, della politica della società, degli intendimenti dell'allenatore.

Sono d'accordo con Ciop e Caccabomba, 1990 e 1991 non sono più "giovani" agonisticamente parlando.

Il prossimo anno le U18 sono le 94/95.
Ovviamente 90 e 91 sono giovani per la B1. Ma anche il 93 che è di certo ancora più giovane, di fatto esce dai giovanili e a parità di gioco che so una Devetag vale meno di una Villani perché la prima è 93, la seconda 95.
Fare una B1 con una squadra tutta U18 per noi in Toscana è praticamente impossibile.
Si è salvato appena il Club Italia, che si è preso tutte le migliori e faceva il girone D che è il più facile.


Lynus Van Pelt

Inviato il: 13/6/2011, 11:24

@Barbante: non ho più saputo nulla di quella proposta di Federazione che un paio di anni fa voleva imporre un minimo di giocatrici under 18 in ogni squadra di categoria.
Ha avuto sviluppi od è caduta nel nulla ?
Da parte mia non vedrei male una regola federale che imponga almeno sino alla serie B di avere in squadra una percentuale minima di giocatrici veramente giovani...purchè ovviamente le si facciano entrare in campo


caccabomba
Inviato il: 13/6/2011, 12:16

una b1 interamente under 18 che si salvi è un progetto complicato..... però delle rose integrate che prevedano giovanissime ce la possono fare, trevi era una B1 con dei '94 in campo, il valdimagra aveva dei 95 , orago non si è salvata solo perchè ha mandato la Bosetti in A1........ san donà e roma sono retrocesse perchè hanno fatto una scelta netta e non avevano neanche 2 fuoriquota che dessero una mano..... in toscana a parer mio non mancherebbero le atlete giovani, ma il coraggio di buttarle nella mischia


quello si...




gibbo2
Inviato il: 13/6/2011, 12:22

Beh hai ragione Barbante,da noi è praticamente impossibile anche se andrebbe fatto e la federazione si dovrebbe adoperare attivamente per promuovere lo sviluppo di squadre giovani.
Se guardi le squadre presenti alle finali nazionali u18,quasi tutte avevano almeno 5-6 bimbe col campionato di b1-b2 alle spalle.La folgore una serie c (che ha tenuto quest'anno dignitosamente).
Il discorso è che,nel nord la classifica non la guardano,l'importante è far fare esperienze importanti alle bimbe.E' ovvio che il numero di atlete "importanti" a disposizione è molto + alto di quello che puo' avere una singola o al massimo 2 società collaboranti toscane.
Ci sarebbe poi il discorso interessante introdotto da emme77 riguardo al lento sviluppo e crescita delle atlete con fisico importante in toscana a cui io integrerei,come spunto di discussione, la ricerca dei motivi per cui in toscana,fino all'u14 possiamo competere con le migliori squadre nazionali,e poi invece,a partire dall'u16 fino all'u18,il gap aumenta esponenzialmente fino al punto di non poter assolutamente competere con le migliori 8 squadre nazionali in u18 e le migliori 10-12 in u16.
E' solo questione di poca esperienza di gioco ad alto livello?
Mi faceva notare un amico allenatore,che ai tempi in cui la toscana primeggiava a livello nazionale vincendo in tutte le categorie,gli allenatori venivano da noi a vedere gli allenamenti per capire e studiare.
Domanda:Quanti sono gli allenatori toscani che oggi prendono e vanno a vedere come si lavora e ci si allena in lombardia,piemonte,emilia o veneto?
 
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view post Posted on 13/6/2011, 14:11
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Dividiamo il problema in due settori:
Allenatori e organici.
Allenatori, quelli veri cioè prima di tutto insegnanti e psicologi di gruppo sono quelli degli anni 50 e sono in via di estinzione.
Ovviamente io t parlo di quelli del pisano che conosco di persona o di fama.
Il prof. Piazza, Barsotti, Orti, Lazzeroni, Innocenti, fino ai Lavorenti che è il più giovane dei "vecchi" perché credo sia del 63, solo per fare alcui esempi, sono quei tecnici che i nordisti venivano a copiare perché loro, la pallavolo, l'avevano evoluta o nel caso del Piazza, proprio inventata.
I nuovi, i giovanni, gli anni 70, sono molto spesso dei tattici che non insegnano, ma saprebbero??, nemmeno ad una U16, perché, " tanto ormai quello che sa, sa...."
Grosso errore!
Le ragazze, molto più ricettive dei maschi, non smettono mai di imparare nemmeno a 30 anni se sai cosa e come insegnare.
Organici.
In Toscana puoi fare una U18 da final fuor in Italia, ma se fai venire due da euro 2, una da Figline, due da carrara, una da Casciavola, due da valdimagra etc etc.
Qual'e la società in Toscana che riesce a radunare tutte queste????
Al momento me ne viene in mente solo una, ma le altre, le bimbe le cedono??
Scordativelo.

Edited by Barbante - 13/6/2011, 15:37
 
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view post Posted on 13/6/2011, 14:24
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solo chi non si sente grande può sperare di crescere

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...io dico....da qualche parte bisogna pur iniziare.....
Quello che ci manca è chiaro un pò a tutti.....o quasi.....
La cosa più immediata e più di facile attuazione è il cominciare a rischiare: vedi San Miniato che ha rischiato facendo la C con un'under 18 o quasi.
Cominciamo da questo: prendiamo le ragazze da una parte spieghiamo loro che il primo loro obbiettivo e crescere e iscriviamo la squadra ad un campionato di categoria. Importante diventa sostenere il progetto aldilà dei risultati preoccupandosi solo della crescita.
Magari serve anche altro è ovvio....ma da qualcosa bisogna partire.....
Le società dovrebbero essere le prime a capirlo: più atlete di valore cresco, più si abbassano i prezzi dei cartellini.
Le ragazze saranno le seconde a capirlo: più apprendo più potrò divertirmi a fare ciò che mi piace (giocare a pallavolo).
Gli allenatori.......chi non lo capisce o non ne è capace.......pazienza farà altro....(PS: a scanso di equivoci non escludo che io possa ricadere in quest'ultimi)
 
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view post Posted on 13/6/2011, 16:38
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Beh,devo dire che questi 2 interventi, da soli giustificano l'apertura della discussione.

A)Quali sono i motivi che inducono le società o meglio,le persone che per queste lavorano,ad esitare ed essere restie a mandare una o più giovani con potenzialità a far parte di un gruppo importante? Egoismo,orticello,incompetenza bastano a giustificare la cecità?
E' giusto coinvolgere la famiglia dell'atleta per una "giusta causa" in caso di,diciamo, cecità totale di una dirigenza societaria?

B)Quali sono le società disposte a rischiare un campionato pur dir fare crescere atlete di altre società?

C)Quanti sarebbero gli allenatori disposti e con le capacità necessarie,a far parte di uno o più progetti del genere?

D)La Folgore San Miniato ha fatto in serie C un ottimo campionato con risultati più che soddisfacenti, fucecchio in serie D, con una buona U16 è purtroppo retrocessa soffrendo parecchio.
Cosa si puo' fare per indurre e convincere fipav toscana ad introdurre una formula simile alla lombardia,almeno in serie D,che permetta alle squadre "giovani"di non retrocedere?
Quante sarebbero le società pronte a "premere",tutte insieme,per fare almeno un anno di prova e vedere se la cosa funziona?

Magari i risultati u16 di Firenze e u18 di San Donà possono essere stati un caso,forse la Carrarese Volley in u16 o Casciavola in u18 avrebbero ottenuto una migliore posizione,chi lo sa,pero' è inevitabile che,un osservatore imparziale,non guardi,osservi e si ponga delle domande.
Quanto tempo dovrà passare prima che qualcuno faccia qualcosa?
Alla fipav sono tutti contenti che il numero nazionale degli iscritti è aumentato.E allora?
I tempi cambiano ed i cambiamenti esigono decisioni e soluzioni adatte ed utili alla crescita ed a restare al passo coi tempi e con gli altri.
E' giusto restare fermi e a guardare?
 
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view post Posted on 13/6/2011, 16:49

tifoso

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allora io dico la mia . . . faccio un esempio una B1 7 giocatrici 5 di cat + 2 gio (OK) . . . se gia ne metti 3 e inutile il livelo tecnico scende troppo


CITAZIONE (m11 @ 13/6/2011, 15:24) 
...io dico....da qualche parte bisogna pur iniziare.....
Quello che ci manca è chiaro un pò a tutti.....o quasi.....
La cosa più immediata e più di facile attuazione è il cominciare a rischiare: vedi San Miniato che ha rischiato facendo la C con un'under 18 o quasi.
Cominciamo da questo: prendiamo le ragazze da una parte spieghiamo loro che il primo loro obbiettivo e crescere e iscriviamo la squadra ad un campionato di categoria. Importante diventa sostenere il progetto aldilà dei risultati preoccupandosi solo della crescita.
Magari serve anche altro è ovvio....ma da qualcosa bisogna partire.....
Le società dovrebbero essere le prime a capirlo: più atlete di valore cresco, più si abbassano i prezzi dei cartellini.
Le ragazze saranno le seconde a capirlo: più apprendo più potrò divertirmi a fare ciò che mi piace (giocare a pallavolo).
Gli allenatori.......chi non lo capisce o non ne è capace.......pazienza farà altro....(PS: a scanso di equivoci non escludo che io possa ricadere in quest'ultimi)

 
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view post Posted on 13/6/2011, 17:02
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Hispano,ti rigiro la questione.
Se prendi 12 "Zuccarelli"-"Villani", includendo tutta la Toscana, con tutti i ruoli coperti,secondo te con in panca una persona seria e competente,non corri il rischio di salvarti?
 
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emme77
view post Posted on 13/6/2011, 20:28




Dico di nuovo la mia.
Per quanto mi riguarda ogni qual volta posso vado a vedere altri allenatori ed allenamenti anche fuori toscana.
Vi posso dire che la sensazione è che comunque il talento sia raro anche altrove, tanto per fare un esempio bergamo ha fatto la finale under 16 con un centrale di bologna ed uno di barberino. Quindi occorrono anche strutture organizzative differenti da quelle presenti in toscana. Quello che credo manchi credo sia la pazienza e la lungimiranza, sia da parte dei tecnici che dei dirigenti.
Spesso si privilegia il risultato immediato, forse anche per questo talvolta in under 14 siamo competivi a livello nazionale.
Manca però sicuramente rispetto alle altre realtà la continuità che è quella che da lo spessore ad una società. Orago, Casal dei Pazzi, Scuola di Pallavolo Modena, Chions, San Dona, Chieri sono ripetutamente da anni nelle finali nazionali in svariate categorie. Le toscane talvolta anche con buoni risultati sono meteore. Questo dovrebbe farci riflettere. Non so dirvi francamente quanto sia possibile una B1 con tutte giovani, credo che risultati sempre troppo negativi non siano cosi utili alla crescita, anche perchè penso che la crescita di un movimento non si misuri in risultati agonistici del giovanile, ma bensi in giocatrici formate.
 
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view post Posted on 13/6/2011, 21:14
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Il segreto è un giusto mix. La folgore ha fatto un ottimo campionato di C, considerato il gruppo, con le bimbe U18 più la tessitori del 91 in regia. Tutto pk. Ma poi? Provenivano tutte da tre società diverse, erano quasi tutte del 93. Risultato: la squadra viene smontata! E peggio ancora ai nazionali, con mio grande rammarico ci hanno preso a pallonate, perché tutti sanno che la U18 più forte in Toscana, se non succedeva quello che è successo, c'e l'aveva Casciavola.
Dicevamo del mix: in B1 con una U18 molto, ma molto forte puoi giocare con 3 under e con 3 over, anche queste forti forti e almeno il libero da ricezione con le p....e quadrate. In C puoi fare come la folgore, ma almeno 2 over ti fanno dormire sonni più tranquilli. In D serve una U16 regionale molto selezionata ma almeno 2 sostegni di 90/91/92 forti sono necessarie se non vuoi soffrire da matti e abbattere troppo il morale delle bimbe se sabato sera perdi nella D e domenica mattina vuoi vincere nella U16.
 
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beips
view post Posted on 13/6/2011, 22:33




,dovremmo forse come regione toscana chiederci come mai atlete con doti fisiche interessanti talvolta abbiano un bagaglio tecnico minore rispetto alle stesse atlete di altre regioni.







Mi piace molto questa affermazione e ci toglierei il talvolta.
Non entro nella discussione perchè non credo di essere all'altezza e non ho ricette adeguate.
 
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view post Posted on 14/6/2011, 10:00
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Da voci certe, vorrei un vostro parere. Cosa ne pensate dell' under 16 di Figline, campione provinciale, il prossimo anno non esisterà più, e paradossalmente le ragazzine non sanno dove andare a giocare?
Nel loro piccolo e sottolineo piccolo, i genitori e sottolineo i genitori insieme ad un allenatore erano riusciti ad allestire una compagine che comprendeva ragazze di varie società, un po' quello che cercate di fare intendere che si dovrebbe fare ad alti livelli per raggiungere trofei più importanti come regionale o nazionale. I dirigenti delle Società Valdarnesi, che dovevano secondo me prendere spunto da questa situazione, per incapacità non hanno approfittato di questa occasione per costruire in futuro altre squadre competitive. Risultato: la squadra under 16 campione provincaile si scioglie come neve al sole, mah!!!
Come qualcuno dice, molte Società in toscano pensano esclusivamente al proprio orticello e questa esperinza positiva non ha insegnato proprio niente.
 
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view post Posted on 14/6/2011, 10:45
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Ma i dirigenti che dicono?Quali sono i motivi per cui non proseguono,dipende dalla società di appartenenza delle bimbe o è una decisione unilaterale?
 
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m.g.
view post Posted on 14/6/2011, 10:57




vero marple,poteva essere uno spunto da seguire,ma questo 95 è poco o punto futuribile,le bimbe hanno fatto il massimo e da ora in poi è discesa...spero che la neo serie D ne valorizzi qualcuna se no ...oneste giocatrici per qualche divisione...
 
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view post Posted on 14/6/2011, 11:15
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CITAZIONE (beips @ 13/6/2011, 23:33) 
,dovremmo forse come regione toscana chiederci come mai atlete con doti fisiche interessanti talvolta abbiano un bagaglio tecnico minore rispetto alle stesse atlete di altre regioni.


Mi piace molto questa affermazione e ci toglierei il talvolta.
Non entro nella discussione perchè non credo di essere all'altezza e non ho ricette adeguate.

Hai qualche risposta emme77 al tuo quesito?E te m11?
 
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emme77
view post Posted on 14/6/2011, 11:29




Esprimo la mia versione.
Innanzitutto la nostra versione dei campionati giovanili, under12/13/14 è decisamente improntata alla ricerca del risultato immediato e già questo probabilmente crea qualche disagio alle atlete futuribili che probabilmente faticano in questa fascia di età. Ed invece di dedicarci con cura a loro noi allenatori spremiamo al massimo una serie di atlete pronte ma meno di prospettiva. Credo anche che sia meno diffusa rispetto ad altre regioni l'idea che la pallavolo è uno sport agonistico e che quindi a 11/12 anni il nostro carico di lavoro inteso come ore di palestra ed applicazione con sacrificio sia irrisorio rispetto ad altre situazioni. E mancano anche completamente o quasi società che si occupano con il massimo delle proprie risorse ad un giovanile di alto livello, con programmazione sia tecnica che fisica pluriennale.
Un insieme di fattori che deve comunque far riflettere secondo me soprattutto le dirigenze toscane, che probabilmente dovrebbero avere più chiari i propri obiettivi.
 
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view post Posted on 14/6/2011, 11:29
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CITAZIONE (m.g. @ 14/6/2011, 11:57) 
vero marple,poteva essere uno spunto da seguire,ma questo 95 è poco o punto futuribile,le bimbe hanno fatto il massimo e da ora in poi è discesa...spero che la neo serie D ne valorizzi qualcuna se no ...oneste giocatrici per qualche divisione...

Un grande allenatore, che non sto qui a dire il nome, sostiene che in serie B2 possono arrivarci tutte. Dipende da tante cose, non solo dal fisico.....
Penso che nei due anni under 18 che seguiranno, riunendo appunto altre ragazze nel comprensorio, potevano portare ad una crescita tecnica e magari ad ottenere qualche altro risultato. Che poi abbiano dato il massimo è che al massimo arriveranno alla serie D hai perfettamente ragione. D' altra parte, sotto il profilo fisico, madre natura non le ha voluto bene in quanto a tecnica se ne potrebbe discutere. Ma per qualcuna di queste forse la serie D rappresenta, a differenza di altre la serie A. Ognuno deve perseguire il suo sogno, basta dare loro le opportunità.
 
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