| Beh,devo dire che questi 2 interventi, da soli giustificano l'apertura della discussione.
A)Quali sono i motivi che inducono le società o meglio,le persone che per queste lavorano,ad esitare ed essere restie a mandare una o più giovani con potenzialità a far parte di un gruppo importante? Egoismo,orticello,incompetenza bastano a giustificare la cecità? E' giusto coinvolgere la famiglia dell'atleta per una "giusta causa" in caso di,diciamo, cecità totale di una dirigenza societaria?
B)Quali sono le società disposte a rischiare un campionato pur dir fare crescere atlete di altre società?
C)Quanti sarebbero gli allenatori disposti e con le capacità necessarie,a far parte di uno o più progetti del genere?
D)La Folgore San Miniato ha fatto in serie C un ottimo campionato con risultati più che soddisfacenti, fucecchio in serie D, con una buona U16 è purtroppo retrocessa soffrendo parecchio. Cosa si puo' fare per indurre e convincere fipav toscana ad introdurre una formula simile alla lombardia,almeno in serie D,che permetta alle squadre "giovani"di non retrocedere? Quante sarebbero le società pronte a "premere",tutte insieme,per fare almeno un anno di prova e vedere se la cosa funziona?
Magari i risultati u16 di Firenze e u18 di San Donà possono essere stati un caso,forse la Carrarese Volley in u16 o Casciavola in u18 avrebbero ottenuto una migliore posizione,chi lo sa,pero' è inevitabile che,un osservatore imparziale,non guardi,osservi e si ponga delle domande. Quanto tempo dovrà passare prima che qualcuno faccia qualcosa? Alla fipav sono tutti contenti che il numero nazionale degli iscritti è aumentato.E allora? I tempi cambiano ed i cambiamenti esigono decisioni e soluzioni adatte ed utili alla crescita ed a restare al passo coi tempi e con gli altri. E' giusto restare fermi e a guardare?
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